venerdì 29 marzo 2013

IMMAGINI PerVOI

Inviatici la tua foto: paesaggi, persone, animali, momenti... Le migliori verranno pubblicate sul nostro periodico PerVOI, sul nostro blog pervoimagazine.blogspot.com e sulla nostra pagina Facebook. Cosa aspetti??


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Inviatici la tua foto: paesaggi, persone, animali, momenti... Le migliori verranno pubblicate sul nostro periodico PerVOI, sul nostro blog pervoimagazine.blogspot.com e sulla nostra pagina Facebook. Cosa aspetti??


Dal PerVOI di marzo: paura e lavoro


PAURA
A volte siamo talmente presi dal lavoro quotidiano, dai problemi e dalle difficoltà di ogni giorno che sorvoliamo (a volte consapevolmente) sui reali problemi della Gente e che la Gente, per dignità, ha paura ad esternare. In un lunedì di questo mese di marzo, nell’arco di un paio d’ore, ho potuto toccare con mano la drammaticità della nostra situazione economica. Ho detto Nostra perché non dobbiamo pensare che i problemi degli altri non siano anche nostri problemi! Se non lo sono ora, sicuramente lo diventeranno in futuro sia in termini economici sia in termini sociali. La prima persona che ho incontrato, mi ha drammaticamente confessato la Sua situazione e la sintetizzo nella seguente frase: “...sai Carlo, per la prima volta ho sentito mia figlia dirmi: papà ho fame. Ed io non ho saputo rispondergli”, ed è seguito un pianto di disperazione. La seconda persona che ho incontrato ha perso il posto di lavoro e si vergognava di essere in cassa integrazione senza poter lavorare: la Sua dignità di persona e di lavoratore era più forte del misero compenso mensile che percepiva. Forse sono episodi sporadici, ma non ne sono sicuro: sono oltremodo convinto che esistano situazioni simili a quelle sopra capitatemi più di quante ci possiamo immaginare. In questi casi la dignità di una persona, di un Padre o di una Madre sono più forti della realtà, ma quello che più mi spaventa è quando questa dignità lascerà il posto alla disperazione: in quel momento tutti ne subiremo le conseguenze e verranno alla luce situazioni a dir poco impensabili e la tensione a livello sociale potrà sconfinare anche nella violenza o nel malaffare. Sarò drastico, sarò pessimista, starò estremizzando le conseguenze: ma quando la Gente ha fame nessuno la può tenere e tutto trova una sua (illegittima) giustificazione. Cosa fare? Come agire? Io non lo so ma se non intervengono a breve almeno delle norme che permettano e facilitino le persone a trovare lavoro e quindi alle Aziende di assumere, ho paura che tutto degeneri. Un modesto quanto accorato appello alle forze politiche ed ai sindacati: oggi non è più in gioco una “giusta retribuzione”, è in gioco la pura e semplice sopravvivenza delle famiglie. Oggi non è tempo di lottare per le questioni di principio: oggi è tempo di arrivare a fine mese con un lavoro e con una seppur minima dignità personale. Verranno, e ne sono sicuro, tempi migliori, verranno tempi in cui i Lavoratori potranno scegliersi il lavoro, ma...verranno e nel frattempo cosa facciamo? 
Ho forse travisato la realtà? ( Lo spero tanto!) 
Carlo Conzadori - Direttore


Dal PerVOI di marzo: libri che meritano



Per studiare la storia in maniera meno tradizionale, usando un po’ di sana fantasia ad esempio, oppure arricchendola di dettagli che Lei, nel suo immenso divenire, se ne scorda, basterebbe leggere un romanzo storico. Esso è, nei generi della letteratura, quello che si propone di rievocare usi e costumi di un’epoca passata, ponendoli come sfondo della trama narrativa. Il romanzo storico italiano per antonomasia è I Promessi Sposi del Manzoni, dove la storia, quella vera, quella dell’Innominato per intenderci, si fonde con le vicende romanzesche, come l’amore travagliato tra Renzo e Lucia. Più recentemente, un altro capolavoro, se vogliamo minore rispetto a quello manzoniano, ha catturato l’attenzione degli esperti di narrativa: esso è La chimera, romanzo di Sebastiano Vassalli vincitore del Premio Strega e Selezione Campiello (1990), ambientato in una dimenticata campagna novarese del 1660 (che potrebbe essere qualsiasi dimenticata campagna italiana di quel periodo!), e che racconta la triste storia di Antonia, condannata al rogo perché ritenuta strega dagli abitanti del suo paese Zardino (oggi scomparso), e dall’Inquisitore della Chiesa. Straordinariamente fluente, il testo è pane per i lettori più accaniti; semplicemente “scritto benissimo”, La chimera rivela al suo interno una ricerca minuziosa di particolari riguardanti la società di quel tempo: la povertà, la ricchezza, l’opprimente religione proprietaria di ogni esistenza. E al contempo sboccia la storia di Antonia, basata sul vero ma impreziosita dalla raffinata creatività dell’autore; brevi storie di personaggi e credenze che pitturano la tela di quel mondo: un intreccio misterioso, chimerico, spietato, tra le vite degli uomini e quelle dei santi. Un mondo lontano ma che ci appartiene, se non altro per ritrovare pienamente le tradizioni e i gesti che contraddistinguevano, e tuttora contraddistinguono, chi nasce-cresce-muore nella campagna italiana.

"...che per amor del cielo s'indagasse sul conto della strega, se già aveva consegnato la sua anima al Diavolo o se ancora potesse indursi ad abiurlo; e, nel caso l'abiura non fosse stata più possibile, gli chiese - anzi: lo supplicò - di allontanare quel focolaio di eresia dal suo piccolo gregge di fedeli, che ne aveva tratto non poco turbamento; perché - disse infine citando non so che Padre della Chiesa - «verba movent, exempla trahunt» (Le parole smuovono, ma gli esempi addirittura trascinano!)"

Kristina B.



Dal PerVOI di marzo: musica, Pink Floyd


Musica. 
Compie quarant’anni l’inconfondibile album dei Pink Floyd The Dark Side of the Moon, definito concept perché ricercato, filosofico, impregnato di tematiche profonde come l’alienazione ed il trascorrere del tempo. A quel tempo, ovvero nel 1973, i britannici Floyd erano già una band di successo mondiale, non solo per essere giunta all’ottavo lavoro musicale di successo ma molto spesso anche per uno stile di vita trasandato e very beat. E’ infatti proprio negli anni del sogno collettivo della 'beat generation' che i quattro nascono ed emergono: addirittura partecipano, entrando in scena all’alba quindi a concerto praticamente finito, al 14 Hour Technicolor Dream (Alexandra Palace - London 1967) che ancora non avevano pubblicato nemmeno un disco. A quell’ora, dopo le esibizioni dei big dell’epoca (da Arthur Brown a John Lennon con Yoko, dai Tomorrow ai Soft Machine, dai Alexis Korner ai The Purple Gang), cioè dopo una lunghissima maratona durata 14 ore, gli spettatori erano poco più di mille e veniva offerto loro dei joints fatti di bucce di banana (moda lanciata dalla canzone Mellow Yellow del cantautore scozzese Donovan). I giovanissimi Pink Floyd, sofisticati nelle loro camicette viola, mela e turchese, iniziarono suonando Interstellar Overdrive: chi avrebbe mai immaginato che quei ragazzetti, “illetterati” e alla ricerca sfrenata del lato oscuro delle cose, figli colorati e ribelli dell’Impero Britannico, si sarebbero imposti sulla scena musicale, cavalcandola fino ai giorni nostri? Kristina Bagozzi


Dal PerVOI di marzo: "ripartire"



RIPARTIRE.
Il voto del 25 febbraio scorso ha consegnato all'Italia un quadro di instabilità, di cui certamente il Paese non ne aveva bisogno. La perdurante crisi economica che attanaglia l'economia non sembra allentare e purtruppo i consumi sono al palo. Cassa integrazione, calo dell'occupazione, difficoltà per i giovani a trovare posti di lavoro sono solo alcuni dei problemi che il nuovo Governo (che prima o poi dovrà vedere la luce) si troverà ad affrontare. E' indubbio che nessuno ha la famosa "bacchetta magica" o una soluzione miracolosa che ridia slancio e ci faccia uscire da questa spirale recessiva. Con molta modestia, provo a dare tre o quattro idee che "potrebbero" servire a rilanciare i consumi, fare aumentare la domanda interna e di conseguenza far lavorare di più le imprese. Prima idea: si devono sbloccare i crediti verso le Pubbliche Amministrazioni delle Aziende, in modo da fornire a quest'ultime quella liquidità di cui hanno estremamente bisogno. Seconda idea: le Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) devono, allentando i vari Patti di Stabilità, poter appaltare lavori di manutenzione e sistemazione delle infrastrutture pubbliche (penso alle scuole, strade, ospedali, ecc.), in modo da far ripartire un settore trainante come quello dell'edilizia e indotto che tanto sta pagando il prezzo della crisi. Ricordo che intorno all'edilizia gravitano decine di attività correlate che, ripartendo, farebbero da volano al sistema. Terzo: una vigorosa sforbiciata alla spesa pubblica improduttiva e cioè quella che non produce i servizi essenziali ma che è una zavorra del nostro Stato: attraverso tagli non lineari bensì mirati, si genererebbe un cospicuo risparmio da destinare alla crescita. Crescita, ed è la quarta ed ultima idea,  che attraverso quei risparmi alla spesa dovrebbe essere destinata ad una miriade di INCENTIVI all'acquisto: penso ad incentivi alle famiglie e alle imprese, che abbracci vari settori. Incentivi per l'acquisto di autovetture, un settore che sta pagando un prezzo altissimo alla crisi. Incentivi all'acquisto di nuove abitazioni con agevolazioni per i mutui, specialmente prima casa e giovani coppie. Incentivi per la ristrutturazione alle abitazioni esistenti, per il rinnovamento degli impianti elettrici, idrici, sanitari, per il riscaldamento delle abitazioni ecc. Incentivi anche per l'acquisto di beni durevoli (elettrodomestici come frigoriferi, lavastoviglie ecc.) in modo da generare un circolo virtuoso di ripresa dei consumi, di crescita e così via. Non saranno le idee del secolo, ma certamente sono un contributo per uscire da una fase stagnante dalla quale tutti vogliamo affrancarci. Giuseppe Taetti

Auguri!

La Redazione del periodico PerVOI augura a tutti una Buona Pasqua sotto l'acqua.


Asola: furto in canonica mentre celebra la Messa


Furto in parrocchia, degli sconosciuti prima rubano le chiavi in sacrestia, mentre il parroco celebra la S.Messa, e poi entrano in canonica svuotandola di oro e argento. E’ accaduto sabato dalle 18 alle 19, durante la S.Messa prefestiva della domenica delle Palme. Il parroco don Riccardo Gobbi racconta di aver tolto il cappotto, di aver riposto il mazzo di chiavi in un angolo ben nascosto, assolutamente non visibile a terzi e di essersi vestito per la celebrazione eucaristica. Con lui erano presenti i chierichetti e i lettori poco prima delle 18. Tra loro qualcuno ha notato il passaggio dalla sacrestia, poco prima della funzione, di un uomo, ma non gli si è dato peso. La S.Messa inizia e uno o più sconosciuti prendono le chiavi, velocemente escono dalla sacrestia e si dirigono passando dall’androne sul retro dell’adiacente canonica. Probabilmente sapevano che in una messa vespertina importante, come quella precedente alla domenica delle Palme, non ci sarebbe stato nessuno in casa, nemmeno la madre del parroco o uno degli altri due sacerdoti. Indisturbati, senza sabotare alcuna serratura, sono entrati all’interno, hanno fatto passare tutte le numerose stanze a piano terra e poi a primo piano, anche nell’ala da poco ristrutturata dedicata alle attività dell’oratorio. Stranamente hanno lasciato tutto in ordine e non hanno messo a soqquadro nulla, ma aperto, rubato e richiuso ogni cassetto e armadio, dimenticando dalla fretta accese tutte le luci della canonica. Nella loro fulminea irruzione i ladri hanno rubato prevalentemente argento e oro, orecchini e catenine della madre del parroco e dal cassetto della scrivania chiusa a chiave dello studio, medagliette e crocette affettivamente conservate da don Riccardo; non vedendo e lasciando al suo posto, forse perché spaventati dall’arrivo di qualcuno, ben 500 euro in contanti ivi riposti gli sconosciuti scappano con in tasca il mazzo di chiavi chiudendo pure la porta. Ad accorgersi della sgradita visita è la madre Bice del parroco che rientrata in casa ha visto le luci accese ovunque senza nessuno all’interno e un suo cassetto semi aperto della cucina. Don Riccardo ha già provveduto al cambio di tutte le serrature e i carabinieri locali stanno provvedendo alle relative indagini. Antonella Goldoni


martedì 26 marzo 2013

Pontevico: consegnati i fondi raccolti per il rifacimento della scuola di musica di Gonzaga


PONTEVICO: CONSEGNATI I FONDI RACCOLTI PER IL RIFACIMENTO DELLA SCUOLA DI MUSICA DI GONZAGA
                    
Il mondo delle associazioni e della cultura di Pontevico si è unito in un progetto che ha coinvolto l’intera comunità. In estrema sintesi l’idea è stata quella di promuovere una serie di iniziative per raccogliere fondi da devolvere al Comune di Gonzaga, in provincia di Mantova, per la ricostruzione della scuola di musica danneggiata dal terremoto dello scorso anno. Prendendo spunto da questa proposta è così iniziata a Pontevico una vera e propria gara di solidarietà, che, partendo dalle associazioni culturali e di volontariato promotrici, ha finito per coinvolgere non solo tantissimi cittadini, ma anche istituzioni come il Comune e realtà come l’Oratorio di Torchiera. Manifestazioni che sono cominciate a gennaio e si sono susseguite in questo mese di marzo, fino a raccogliere complessivamente una somma di poco inferiore ai 10.000 euro. Un cospicuo totale che è stato portato direttamente a Gonzaga o ha visto gli stessi rappresentanti della cittadina mantovana intervenire a Pontevico per ricevere direttamente le somme raccolte di volta in volta in questo modo. Una sorta di gemellaggio costruito dalla solidarietà e dalla comune passione per la cultura e, più in particolare, per la musica, che ha avuto un momento di particolare rilievo lo scorso sabato 2 marzo in occasione del concerto tenuto dalle bande musicali dei due paesi, ma che si è poi protratto attraverso altri appuntamenti che hanno raggiunto l’obiettivo di raccogliere fondi per questa benemerita iniziativa. Sabato 2 marzo, in particolare, il teatro comunale di Pontevico, davanti ad un nutrito pubblico (con la conseguente raccolta di circa 3.000 euro), ha visto l’incontro ufficiale tra i sindaci delle due comunità. Oltre ai discorsi solenni proprio in quell’occasione c’è stata la prima consegna dei fondi raccolti grazie alla generosità dei pontevichesi, generosità che in seguito ha potuto distinguersi anche grazie alla serata della “Torta fritta” organizzata dall’oratorio di Torchiera e dell’asta mercato alla quale hanno partecipato generosamente con i loro lavori gli artisti e gli hobbysti di Pontevico. Se a tutto questo aggiungiamo le offerte raccolte a gennaio in occasione della Giornata della memoria (380 euro) e quelle accumulate dalle varie associazioni pontevichesi con iniziative spontanee (in questo elenco meritano di essere inseriti anche i fondi che ha deciso di devolvere la famiglia di Angelo Botta, uno tra i promotori di questo gemellaggio di solidarietà, scomparso a gennaio e nella cui memoria sono state inviate offerte sempre in favore della cittadina mantovana), possiamo comprendere non solo il significativo contributo che tutta Pontevico ha saputo trasmettere alla realizzazione di un obiettivo di grande importanza, sia dal punto di vista culturale che educativo, per Gonzaga come quello del rifacimento della sua scuola di musica (ed ora molto più vicino proprio grazie a questo concreto aiuto), ma possiamo vedere in questo bellissimo cammino che ha coinvolto tutta una comunità il volto più bello della cultura e della solidarietà, un insegnamento ed una “melodia” che rimarranno a lungo nel cuore di molte persone, aiutando, magari, tanti giovani a scoprire un nuovo, coinvolgente valore della musica.                      

lunedì 25 marzo 2013

PerVOI di marzo: online!!!!

Il nuovo numero di marzo di PerVOI è anche online!
clicca sul link: http://www.youblisher.com/p/584111-PerVOI-n-34-MARZO-2013/


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A Napoli...PerVOI!!

Napoli, un'incessante scoperta di meraviglie nascoste!










Ghedi impegnata nel sociale


“SERGIO LANA”, “QUADRIFOGLIO FIORITO” E COMUNITA’ DI GHEDI UNITE PER VALORIZZARE LE PERSONE

Si sta facendo sempre più stretto il legame tra la comunità di Ghedi e le cooperative sociali che operano sul territorio e si dedicano in modo particolare alle persone disabili. Un impegno davvero speciale, che racconta ogni giorno una coinvolgente storia fatta di amore e di sostegno agli utenti ed alle loro famiglie per porre al centro dell’attenzione il diritto-dovere di essere considerati e di parlare innanzitutto di persone piuttosto che di “diversità”, “disabilità” o “handicap”. In questo momento sono essenzialmente due le meravigliose (mai termine fu più appropriato) realtà che si occupano di portare avanti questo progetto, la Cooperativa Sociale “Sergio Lana” e “Il Quadrifoglio Fiorito”. Entrambe si occupano nella loro attività di un vasto territorio che corrisponde sostanzialmente ad un’ampia fascia della Bassa Bresciana e si rivolgono con il loro impegno quotidiano non solo ai singoli utenti, ma offrono sostegno e aiuto anche alle famiglie (che vengono informate anche sulle modalità con le quali rivolgersi all’Asl per usufruire dei servizi offerti dalle due onlus). La prima ha sede nella centrale via Marconi 8, mentre la seconda si trova nella frazione di Ponterosso e, per il complesso “gioco” dei confini e degli spazi dei vari edifici, ha la sua sede legale nella vicina Calvisano. Al di là di questioni burocratico-territoriali, che in una materia che si muove su “binari” ben diversi come questa rivestono decisamente un significato secondario, entrambe le cooperative si dedicano con il loro staff ed i loro volontari all’assistenza ai disabili, con il preciso obiettivo di favorire un’adeguata promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini socialmente deboli e svantaggiati. Proprio in questo senso proseguirà anche quest’anno la bella consuetudine che negli ultimi due anni nel periodo natalizio ha portato i lavori realizzati dagli ospiti delle due cooperative in bella mostra nella sala consiglio del Comune di Ghedi e nel centro della cittadina: “L’idea che abbiamo voluto lanciare sin dall’inizio del nostro mandato – è stata la spiegazione del sindaco Lorenzo Borzi che ha così anticipato l’appuntamento per il prossimo mese di dicembre 2013 – è stata quella di far conoscere alla nostra comunità queste realtà che operano sul nostro territorio e le persone che ne fanno parte. Si tratta di ragazzi, di giovani e meno giovani che meritano di essere conosciuti a fondo. Non sono loro a ricevere amore come potrebbe sembrare a prima vista, ma sono loro a trasmetterlo, come io stesso ho potuto sperimentare in questa esperienza che mi sta dando tanto a livello personale. In casi come questo le parole rischiano solo di “stonare”, preferisco cogliere l’occasione per invitare il maggior numero possibile di persone a sperimentare questa attività”. In particolare la Cooperativa Sociale “Sergio Lana” è una onlus che si è costituita nel 2000 e attualmente riunisce un Centro Diurno Disabili che segue 24 ospiti ed un Centro Socio Educativo che si dedica a 7 utenti. L’attività, affidata ad uno staff preparato e qualificato, guidato da una coordinatrice e sostenuto da esperti del settore, si svolge dalle 8 del mattino sino alle 16 per giorni alla settimana per un totale di 230 giorni all’anno. Il servizio comprende il trasporto degli utenti (che vengono raggiunti e riaccompagnati a casa al termine della giornata) e tutte le attività che si svolgono sia all’interno che all’esterno della struttura di via Marconi. Un progetto che, in estrema sintesi, porta avanti anche “Il Quadrifoglio Fiorito”, una onlus che dal ’93 suddivide appunto la sua attività tra “Il Quadrifoglio”, che si occupa dell’inserimento lavorativo dei ragazzi disabili (specificamente nel settore florovivaistico), e il “Quadrifoglio Fiorito”, che si occupa delle attività e del mantenimento dell’autonomia degli ospiti. In questo momento il centro socio educativo vanta 40 iscritti, che anche in questo caso vengono coinvolti in un’attività che si protrae dal mattino fino al pomeriggio (compresi il pranzo e l’importante possibilità del trasporto da e per casa). Gli ospiti delle due strutture vengono così coinvolti in una serie di progetti che vanno da attività socio-culturali a realizzazione di opere e progetti, sino a veri e propri corsi di cucina. Negli ultimi due anni, ad esempio, grazie anche al capace sostegno degli educatori e di artisti locali che generosamente hanno messo a disposizione il loro tempo, gli utenti delle due cooperative hanno realizzato opere come il presepio interattivo e la riproduzione dell’antico castello di Ghedi che sono state poste in bella mostra nella centrale piazza Roma e nella sala consigliare per essere ammirate da tutta la popolazione. In questi giorni è così iniziato il lavoro per dare vita all’appuntamento che a dicembre richiamerà ancora una volta l’attenzione dell’intera comunità ghedese e, attraverso i lavori eseguiti con tanta passione da questi ragazzi (di diverse età), permetterà a tante persone di scoprire il capolavoro più coinvolgente che l’amore riesce a realizzare. Il tutto per un progetto che avrebbe ancora molte cose da raccontare, ma forse è meglio limitarsi a ricordare gli estremi delle due cooperative che saranno in grado di fornire tutti i dettagli: Il Quadrifoglio Fiorito – tel. 030.9035974 e quadrifogliofiorito@soleur.org – Centro Diurno Disabili “Sergio Lana” – tel. 030.9031095 e sergiolana_cse@hotmail.com).                             




Bagnolo: novità all'ITALGHISA spa


ITALGHISA: rinnovo autorizzazione alla produzione con piano di riqualificazione

Che l’Italghisa s.p.a., società che produce ferroleghe silicomanganesifere con più di settant’anni di attività (è nata infatti nel 1942), sia una delle attività più importanti di Bagnolo Mella, ma anche fra quelle che necessitano della maggior attenzione ambientale, è cosa ormai risaputa. E questo sia per i bagnolesi, che ci convivono da tanti anni, che per la nuova Amministrazione, che con la partecipazione diretta del sindaco Cristina Almici e dell’assessore all’ambiente Guido Rossini ha presenziato costantemente alla procedura necessaria per il rinnovo dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale), rilasciata dall’Amministrazione Provinciale lo scorso mese di luglio del 2012.
In base a questo documento l’Italghisa è autorizzata a svolgere la propria attività per altri 5 anni, ma nel rispetto delle numerose prescrizioni impartite da tutti gli enti che hanno partecipato ai lavori di esame e di approfondimento delle condizioni ambientali (Provincia di Brescia, ARPA, ASL e Comune di Bagnolo Mella).
Nella fase di studio e delle conferenze di servizio l’Amministrazione Comunale di Bagnolo ha costantemente richiesto il massimo impegno all’azienda, adoperandosi per un rinnovo delle autorizzazioni, ma nel massimo rispetto della salute pubblica e della salvaguardia ambientale.
Proprio per questo il Comune ha posto le proprie irremovibili condizioni, che sono state recepite ed inserite nell’allegato tecnico, come parte integrante del decreto autorizzativo.
Punto cardine dell’intero documento è stata l’adesione dell’Italghisa alla proposta di sottostare ad alcuni obblighi indicati dall’Amministrazione Comunale, sottoponendosi in questo modo ad un piano di monitoraggio, condotto da soggetti terzi, predisponendo un’analisi finalizzata alla previsione e valutazione degli impatti cumulativi derivanti dalla presenza di altri impianti (mediante il sistema DCGIS MBCA), aumentando il sistema di controllo e di monitoraggio ambientale di tipo avanzato, tenendo in considerazione l’insieme delle attività svolte dalla ditta in questione.
In base a tutto questo, l’azienda è pertanto obbligata a rispettare il calendario di adempimenti imposti, che spaziano da interventi di semplice attuazione, ma di notevole importanza come la manutenzione ordinaria ai serramenti di alcune finestre (considerate apprezzabili vie di fughe per le emissioni diffuse), a lavori molto impegnativi, come, ad esempio, la bonifica completa dell’amianto presente nella ex centrale termica.
Tutti gli aspetti sono stati visti e prescritti: le emissioni diffuse nell’aria, nel suolo e nell’acqua, compresi pure i rumori prodotti durante la lavorazione.
Il cronoprogramma dei lavori, essendo gli interventi stabiliti di notevole valenza sia produttiva che economica, sono stati previsti e pianificati dalla metà del 2012 alla fine del 2013.
A tutt’oggi l’Italghisa ha mostrato di rispettare gli impegni imposti dagli enti, comunicando puntualmente gli interventi realizzati come:
  • deposito del piano di monitoraggio dei suoli pari a circa 3.637,00 mq 
    • insonorizzazioni e messa in esercizio della cappa aspirante a presidio della tramoggia per il carico delle materie prime,
    • carenare adeguatamente il nastro trasportatore in uscita dalla tramoggia;
    • confinare l’impianto di pellettizzazione, separandolo dalle zone di deposito e mettendolo in depressione
    • la società ha altresì attivato un “cannone nebulizzato” mobile, che circola nel piazzale dello stabilimento inumidendo i cumuli ivi giacenti, al fine di abbattere le eventuali dispersioni eoliche;
    • è in fase di avvio anche la bonifica dell’amianto presso la ex centrale termoelettrica dell’azienda che s’affaccia su via Gramsci.

Inoltre, per risolvere l’annoso problema della sosta di autocarri nel Villaggio Tassara, è stato richiesto alla ditta bagnolese di razionalizzare gli ingressi nello stabilimento. L’Italghisa ha così attuato un nuovo sistema di gestione d’ingresso e di uscita degli autocarri dallo stabilimento, organizzando turnazioni per il carico-scarico delle merci ed individuando, come punto di ritrovo/smistamento, una piazzola di sosta dell’area artigianale all’uscita del paese poco distante dalla sede dell’Italghisa. Il risultato di quest’opera di razionalizzazione, fortunatamente, è già visibile a tutti, finalmente via Gramsci è sgombra da autocarri.
Il Comune e la ditta stanno altresì collaborando per condividere lo studio di realizzazione del parcheggio antistante l’ingresso del sito produttivo, della cui realizzazione si è fatta carico l’Italghisa stessa. Il progetto prevede la formazione di un parcheggio con la realizzazione di posteggi che in parte saranno riservati ad uso esclusivo dell’azienda e in parte saranno ad uso pubblico. L’Amministrazione Comunale intende monitorare costantemente e puntualmente i lavori non solo per quanto è di sua competenza, ma è anche decisa a stimolare gli enti superiori preposti, affinché da una parte siano celeri nell’esaminare proposte e programmi d’intervento dell’azienda e dall’altra osservino costantemente i lavori ed alla fine diano i necessari assensi all’applicazione dei correttivi concordati.

Con ABEO CLOWN in pediatria e progetto con le scuole, ad Asola


Con Abeo clown in pediatria e progetto con le scuole
Il progetto ABEO NAVE ,un piccolo angolo esclusivo pediatrico, alternativo all’ospedalizzato, dove bambini e adolescenti ricoverati potranno svagarsi, giocare e studiare, che verrà realizzata all’interno di un cortile dell’ospedale visivo da via G.Garibaldi, non si limita alla costruzione della struttura, ma trova supporto anche dalla dirigente Luisa Bartoli della direzione didattica di Asola e Castel Goffredo e Luca Cominotti con ABEOCIRCO. Verso la fine di maggio, per alcuni giorni, il Circo Brioni realizzerà i suoi spettacoli senza animali, non solo nel tendono allestito vicino al palazzetto dello sport Schiantarelli, dove l’ingresso per i bambini sarà gratis, ma entrerà in reparto di pediatria in orari concordati con il primario Stefano Sardini, con clown che porteranno giochi e tanta allegria anche ai bambini ricoverati. “Contemporaneamente –evidenzia la dirigente Luisa Bartoli- alla nostra scuola primaria e dell’infanzia, gli studenti discuteranno in classe con gli insegnanti e rifletteranno sul problema della sofferenza”. Attraverso le centinaia di cartellette con matite colorate ideate da Abeo per i bambini si produrranno dei disegni che saranno appesi alle pareti di ABEO NAVE per renderla da subito più accogliente al momento dell’inaugurazione. Il nuovo referente di Abeo Asola è Giovanni Martarelli che ha operato con molti volontari locali coinvolgendo lo studio tecnico dell’architetto Laura Rubes che gratuitamente ne ha redatto un progetto apprezzato da tutti. “ La comunità asolana con le sue scuole e i suoi cittadini diventano ancora una volta protagonisti di un valore aggiunto al proprio territorio – sottolinea il presidente di Abeo Mantova Vanni Corghi”. ABEONAVE ha proprio le caratteristiche della prua di una piccola nave, studiata per mimetizzare alcuni canali d’aria d’acciaio presenti in loco che ne sono diventati le fumaiole –spiega l’architetto Rubes- L’ingresso alla nave della superficie di 36mq avverrà attraverso un infisso vetrato e avrà anche un’area esterna di circa 30mq. Una colorata e piacevole appendice pediatrica visibile anche dalla strada pubblica, dove i bambini ricoverati con lo sguardo non perdono il contatto con l’esterno. Il cantiere di ABEO NAVE aprirà i suoi lavori verso fine giugno e si concluderanno entro novembre per un importo di circa 100mila euro, dove 40mila euro sono stati già avanzati da Abeo, ma i restanti 60mila si conta di recuperarli dalle molteplici iniziative Abeo in programma nelle piazze e non solo. Antonella Goldoni

Nella foto, l'architetto Laura Rubes spiega il progetto.

FAI: buon successo nonostante la pioggia

Anche la prima è andata!
Si è svolta ieri (24.03.2013) la prima Giornata di Primavera FAI a Remedello, che ha potuto orgogliosamente mostrare al pubblico le sue bellezze storico-artistiche. Nonostante l'incessante pioggia, che ha caratterizzato l'intera giornata, non è andata poi così male: diverse persone provenienti da fuori paese sono accorse per vedere e conoscere il patrimonio culturale di questa piccola realtà della bassa, che nasconde, come tante tante altre realtà, dei rari ed unici capolavori. Particolare da ricordare: quattro giovanissimi francesini che, dopo una ricerca su internet, hanno scelto di venire in Italia a Remedello per esplorare tutto ciò che la Chiesa dei Disciplini, e con lei "l'età remedelliana" (dall'Età del Rame a quella del Bronzo), racchiude.


martedì 19 marzo 2013

BOXE LIVE in Bagnolo!

Giovedì 21 marzo alle ore 11 nel Comune di Bagnolo Mella gli organizzatori presenteranno "Boxe live in Bagnolo", riunione pugilistica che si svolgerà sabato 30 marzo a partire alle 20.30 e presenterà sei incontri della categoria dilettanti e si concluderà con il match Avosani-Cortese (professionisti pesi welter). 


lunedì 18 marzo 2013

Domenica 24 marzo: XXI Giornata FAI a Remedello

In occasione delle GIORNATE DI PRIMAVERA del FAI (Fondo Ambientale Italiano), che prevedono l'apertura gratuita di tutti i siti archeologici, di tutti i musei, di tutti gli immobili che arricchiscono il nostro patrimonio culturale, sarà possibile visitare le bellezze che il paese di Remedello offre.

La Chiesa dei Disciplini - con Ensemble Musicale Ars Instrumentalis del Liceo Scientifico G. Galilei di Caravaggio, diretto dal Maestro Pietro Magri

Museo del Chiese e della Civiltà Agricola

Sala Civica 'Bobani' - presentazione del libro Gadurrà - l'ultimo decollo di Guido Baguzzi

Mostra 'La radice verde' di Ugo Arcari (presso Stazione)

Santuario dei Morti del Gandino

Siete tutti invitati!!!!


In arrivo il PerVOi di marzo!

Finalmente è in distribuzione il PerVOI di marzo: da domani
- nei cestini e nei vostri rivenditori di fiducia
- on line sul nostro blog

Tante notizie, rubriche, appuntamenti, immagini, lettere, consigli per gli acquisti!


Bagnolo Mella: l'arte di vendere


La splendida cornice della Sala Filanda all’interno di Palazzo Bertazzoli a Bagnolo ospiterà giovedì 21 marzo una serata di particolare interesse. L’appuntamento, organizzato dagli assessorati alle attività produttive ed alla pubblica istruzione del Comune di Bagnolo Mella in collaborazione con l’Istituto Mepai (Metodologie Psico-analogiche Integrate), inizierà alle 20.45 e sarà ispirato dal significativo titolo: “La vendita emozionale – Capire e coinvolgere l’essere umano dietro al cliente per vincere in due”. Come è facile comprendere da queste parole, l’obiettivo dell’incontro, che sarà ad ingresso libero e sarà guidato da un relatore qualificato come Sergio Omassi, trainer in discipline analogiche ed esperto del settore, è quello di offrire un aiuto concreto ed efficace alle aziende e ai loro addetti per gestire nel migliore dei modi un momento determinante per le fortune della ditta stessa come la vendita. Un’azione dalla quale, soprattutto in un periodo particolarmente difficile dal punto di vista economico come quello che stiamo attraversando, dipendono i guadagni e la possibilità per l’azienda di proseguire nella propria attività. Proprio dalla consapevolezza dell’importanza di questa operazione è nato questo incontro-dibattito (tutti gli intervenuti potranno presentare le loro domande e chiedere informazioni e suggerimenti), che si prefigge di mettere a disposizione delle attività produttive presenti sul territorio bagnolese un sostegno concreto ed efficace: “La serata – spiegano gli assessori Martino Boldini e Paolo Lanzani – ha uno spirito essenzialmente pratico. Si parte dal punto di conoscere cosa è la vendita (in special modo al giorno d’oggi) e si prosegue con l’intento di mettere a disposizione delle nostre aziende, ma anche di tutti quegli operatori che decideranno di intervenire alla serata, le tecniche e le metodologie per rendere efficace e vincente questo momento dal quale dipende la prosecuzione dell’attività di una ditta. L’incontro si avvarrà di un relatore conosciuto e qualificato come Sergio Omassi ed offre alle nostre aziende, con spirito concreto e parole semplici e dirette, l’opportunità di maturare nuove conoscenze per trasformare la vendita e il rapporto venditore-cliente in un momento vincente per lo sviluppo e le fortune di una qualsiasi attività produttiva”.    


CASALMORO, Ceppo e Via in ricordo dei caduti di Nassiriya


Sotto un’incessante pioggia e freddo, domenica 17 marzo a Casalmoro, è partito un lungo corteo dal piazzale antistante il municipio, per raggiungere ed inaugurare il nuovo cippo ai “Caduti di Nassiriya” e la via a loro dedicata nell’urbanizzazione Gardoni 3. L’emozionante cerimonia, presenziata dalle più alte autorità civili e militari della provincia di Mantova, da molti sindaci dei paesi limitrofi, dalle associazioni delle forze armate e da molti cittadini, si è aperta con il saluto del sindaco Franco Perini agli intervenuti e con il ricordo ai 19 italiani, 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civile, oltre a 9 caduti Iracheni e molti feriti, che hanno dato la loro vita per un ideale di pace ed “è giusto – sottolinea Perini - che anche una piccola comunità come la nostra li debba ricordare non solo come uomini di Stato, ma soprattutto come figli, mariti e padri”. E parole forti di ringraziamento sono giunte in merito attraverso una lettera dalla moglie Alessandra e dal figlio Fabio di un caduto di Nassiriya, l’ex maresciallo di Viadana Filippo Merlino, che ha ricordato come “da quel tragico 12 novembre di 10 anni fa, 19 donne, madri e figli si sono stretti in un unico grande abbraccio dalla Sicilia al Veneto e ad oggi quante difficoltà abbiamo dovuto affrontare ma ci rincuora che il ricordo dei nostri cari è condiviso anche da altri Italiani”. Sono intervenuti il vice prefetto Angelo Araldi, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Castiglione Giovanni Pillitteri, l’assessore provinciale Francesca Zaltieri e diversi bambini con i loro messaggi di pace. La benedizione di don Roberto Taccuso e la solenne musica della Banda accompagnata dal coro locale hanno concluso l’inaugurazione esterna proseguita poi con il partecipato convegno alla scuola primaria tenuto dal Procuratore del Tribunale dei Minori Emilio Quaranta, da suor Rosalina Ravasio  della Comunità di Shalom di Palazzolo e moderato da Rocco Resta. Quaranta ha suggerito ai genitori e agli educatori presenti di “essere sempre testimoni di autentica verità per i propri figli che oggi spesso si rifugiano in modelli di vita alternativi diversi dai nostri. Non sempre la legalità è comprensibile e giusta perché alcune leggi non rispondono a principi morali - e rivolto ai giovani ha chiesto loro di – essere informati sulla verità. I giovani hanno bisogno di pace, trasparenza e di prevenire anziché essere troppo tardi curati”. Tra i vari suggerimenti di Suor Rosalina uno insiste nel non lasciare i figli davanti internet da soli, “è molto più rischioso lì che fuori in strada”. Antonella Goldoni

Presentazione del progetto ABEONAVE per la pediatria ad Asola


Dinanzi ad una affollata Sala dei Dieci del Comune  è stato presentato il progetto ABEO NAVE, un appendice all’attuale reparto di pediatria dell’azienda ospedaliera Carlo Poma di Asola, nel cortile interno, fortemente voluto  e diretto da Abeo Mantova  nella veste di Vanni Corghi e Abeo Asola ora rappresentata da Giovanni Martarelli. Durante la presentazione si sono alternate autorità locali e provinciali che hanno illustrato come questo spazio, sarà un piccolo angolo esclusivo pediatrico, alternativo all’ospedalizzato, dove bambini e adolescenti ricoverati potranno svagarsi, giocare e studiare. Il sindaco Giordano Busi ha aperto la conferenza  valorizzando il prezioso volontariato asolano senza il quale questa importante iniziativa sarebbe irrealizzabile e ha sottolineato il suo entusiasmo per  il progetto che, dopo  ABEOBOLLA all’ospedale di Mantova approda con dimensioni più ridotte con ABEONAVE a quello di Asola e nel 2015 si prevede di realizzare anche alla pediatria di Pieve di Coriano. “Prossimamente  - comunica il direttore sanitario Fabio Pajola del C.Poma – inaugureremo il nuovo reparto di ostetricia, del  blocco parto e dell’ampliamento materno-infantile, che si spera di dedicare alla nostra compianta Lella Losi e oggi presentiamo un altro valore aggiunto al nostro ospedale. Si tratta di un luogo alternativo ai canoni ospedalieri, che permetterà ai piccoli pazienti, con età compresa tra gli 0 e 16 anni, di ridimensionare gli aspetti negativi legati alla degenza in ospedale ed alla malattia”. Il primario Stefano Sardini della pediatria di Asola, attraverso la sua testimonianza quotidiana vicino ai bambini ammalati, indica come sia importante aver proceduto all’ampliamento di uno spazio, attualmente solo uno slargo del corridoio, che consentirà maggiormente di curare il piccolo paziente e di prendersi cura anche dei suoi bisogni emotivi, culturali e di gioco grazie alla disponibilità di insegnanti e volontari. “Così facendo – continua Sardini – il bimbo guarisce prima perché scarica le sue tensioni svagandosi e socializzando”. Il presidente Abeo Mantova  Vanni Corghi, ricordando l’amica scomparsa e referente Abeo in Asola Lella Losi, ha protocollato il progetto, dove si prevede che i lavori inizieranno a fine giugno e si concluderanno entro novembre per un importo di circa 100mila euro, dove 40mila euro sono stati già avanzati da Abeo, ma i restanti 60mila si conta di recuperarli dalle molteplici iniziative Abeo in programma nelle piazze e non solo. “La comunità diventa ancora una volta protagonista di un valore aggiunto al proprio territorio –conclude Corghi”. Lo stesso progetto infatti è stato realizzato gratuitamente dall’architetto Laura Rubes di Asola che ne ha spiegato lo studio e le caratteristiche tecniche. ABEONAVE ha proprio le caratteristiche della prua di una piccola nave, studiata per mimetizzare alcuni canali d’aria d’acciaio presenti in loco che ne sono diventati le fumaiole. L’ingresso alla nave della superficie di 36mq avverrà attraverso un infisso vetrato e avrà anche un’area esterna –spiega l’architetto Rubes- di circa 30mq. Una colorata e piacevole appendice pediatrica visibile anche dai passanti in via G.Garibaldi dove i bambini ricoverati con lo sguardo non perdono il contatto con l’esterno. Il progetto non si limita in ospedale, ma trova supporto anche dalla dirigente Luisa Bartoli della direzione didattica di Asola e Castel Goffredo e Luca Cominotti con ABEOCIRCO. Verso la fine di maggio il Circo Brioni realizzerà i suoi spettacoli senza animali, non solo nel tendone allestito vicino al palazzetto dello sport, ma entrerà in reparto con clown che porteranno gioco e tanta allegria in pediatria. Contemporaneamente alla scuola primaria gli studenti  discuteranno in classe con gli insegnanti  il tema della sofferenza e come alleviarla e produrranno dei disegni che saranno appesi alle pareti di ABEONAVE per renderla da subito più accogliente. Antonella Goldoni

martedì 12 marzo 2013

Novità dalla Casa Editrice GILGAMESH Ed.


La Gilgamesh Edizioni ha inaugurato la sua collana NIDABA di storia della filosofia con il volume FRAMMENTI DI CULTURA DEL NOVECENTO curato da Ivan Pozzoni, con prefazione del prof. Aurelio Rizzacasa. Puoi acquistarlo qui http://www.gilgameshedizioni.com/home/nidaba-filosofia/frammenti-di-cultura-del-novecento/

FRAMMENTI DI CULTURA DEL NOVECENTO – Nietzsche, Vailati, Simmel, Schlick, Arendt, Zubiri, Bateson, Dell’Oro, Warburg, Dávila, Garin, Melandri raccontati da voci di studiosi contemporanei

Rivisitare le filosofie del Novecento significa oggi ripensare una crisi di identità del pensiero filosofico, che non va comunque considerata come la fine della filosofia, ma piuttosto come un passaggio ulteriore rispetto alla prima emergenza del negativo, rappresentata dalla filosofia della crisi. Si tratta, a nostro avviso, di una svolta metodologica che prelude a un rinnovamento filosofico diretto a polarizzare la meraviglia sulla tematizzazione del 
del dubbio, insita nella semantica del pensiero interrogativo. In questa prospettiva, si delineano heideggerianamente quei sentieri interrotti del filosofare che, nel successivo orizzonte del post-moderno o della fine della modernità, coniugano in vari modi e in diversi registri le vie, spesso divergenti, del post-metafisico. In questa situazione poliedrica e complessa, l’espressione schegge del Novecento, assume una ineludibile connotazione metaforica dalla quale esce sconfitto il pensiero sistematico.



lunedì 11 marzo 2013

Comitato contro Green Hill


MENARINI E RESEARCH TOXICOLOGY CENTER RINUNCIANO ALLA SPERIMENTAZIONE SUGLI 8 BEAGLE ARRIVATI DAL BELGIO

“CONTINUARE LA LOTTA PER TUTTI GLI ALTRI ANIMALI E APRIRE UN DIBATTITO PER UN CAMBIAMENTO SCEINTIFICO E LEGISLATIVO”, COMMENTANO FRECCIA 45, COORDINAMENTO FERMARE GREEN HILL E COMITATO MONTICHIARI CONTRO GREEN HILL.

“La decisione dell'azienda è solo la risposta ad un movimento che finalmente ha messo allo scoperto la sofferenza degli animali nei laboratori. Non è più rimandabile un serio dibattito scientifico e legislativo sulla sperimentazione animale, che porti alla fine di questa pratica inaccettabile dal punto di vista etico e priva di basi scientifiche che ogni anno continua a uccidere quasi un milione di animali solo in Italia”, affermano le associazioni che per prime hanno reso pubblica la notizia degli 8 beagle in arrivo dal Belgio verso i laboratori RTC di Pomezia.

La vivisezione ha sempre avuto a sua difesa il segreto ed il silenzio, nessuno deve sapere ciò che accade oltre le porte dei laboratori e degli stabulari. Ma quando gli animali vengono visti o se ne conoscono le storie e il destino, tutto cambia.
Questi 8 beagle sono diventati in soli due giorni il simbolo degli animali che muoiono nei laboratori di ricerca e per loro si sono mobilitate tante persone e associazioni. Adesso se veramente la RTC manterrà l’impegno di darli in adozione, siamo davanti ad un fatto senza precedenti che è il risultato di una lotta che da anni stiamo portando avanti e che deve continuare, fino alla fine della vivisezione.

I cani ordinati dal Belgio il 6 marzo 2013 sono solo la punta di un sistema che ogni anno vede morire 900.000 animali di varie specie nei laboratori italiani.
Il tema della vivisezione è scottante e le industrie farmaceutiche hanno paura, annullano i voli della tortura ed ipotizzano come raggirare controlli, comunicazioni ed autorizzazioni. L’opinione pubblica è riuscita più volte a bloccare i viaggi della morte. Questo è solo l’ennesimo esempio.

Per continuare a svelare il segreto della vivisezione e “abbattere i muri di silenzio” Coordinamento Fermare Green Hill e Comitato Montichiari Contro Green Hill  hanno già indetto un corteo nazionale a Malano sabato 20 aprile.

L'associazione VitaDaCani Onlus di Arese (MI), da anni centro di riabilitazione per animali da laboratorio e con esperienza in simili casi, si offre per l'affido e la riabilitazione dei beagle.


giovedì 7 marzo 2013

Spettacolo teatrale a Remedello

VENERDì 8 MARZO, ORE 20.30
TEATRO 'DON GERMANI'
Riduzione teatrale del racconto di Erri de Luca

IN NOME DELLA MADRE
attrice Laura Gambarin
al pianoforte Gianluigi La Torre



lunedì 4 marzo 2013

ASOLA: allarme nutrie!


L’amministrazione comunale comunica che i propri cittadini sono sempre più preoccupati a causa della minaccia rappresentata dalle nutrie, ormai non solo numerose nelle campagne, con i conseguenti danni all’agricoltura e all’ecosistema, ma anche e sempre di più nei distretti urbani. E’ soprattutto la loro crescente presenza vicino ai fossi a preoccupare la cittadinanza. Per il centro abitato di Asola, in particolare, si ricordano episodi di cronaca riferiti al fosso Vò, adiacente alle scuola primaria che ormai è dominato da questi animali, con tanto di cuccioli al seguito, che si aggirano indisturbati per i giardini degli abitanti dell’area. Si ricordano anche alcuni ritrovamenti di carcasse sulle strade dei centri abitati sia di Asola che di Castelnuovo, con conseguenti pericoli per la viabilità e la sicurezza stessa dei cittadini. L’amministrazione sottolinea che “a poco servono le misure previste per legge dalla Provincia, in quanto con le gabbie si riescono a catturare nell’arco di un anno circa 30mila esemplari, mentre la reale necessità di intervento per contenere il problema dovrebbe colpire circa il doppio delle unità. Questo perché, dati gli alti livelli di proliferazione di questa specie, i sistemi ad oggi utilizzati - gabbie e sterilizzazione – non bastano”. Il Comune di Asola ha tentato di risolvere direttamente la questione, attuando un provvedimento che permettesse di utilizzare il fucile per abbattere le nutrie. Provvedimento che, però, è stato impugnato dalla LAC (Lega Anti Caccia), in quanto prima di ricorrere a misure del genere, l’Ispra deve confermare che i metodi ecologici sono stati inefficaci. L’amministrazione conclude ricordando che “il problema resta comunque una priorità da risolvere a tutela degli agricoltori, delle loro colture che vengono rovinate dalle nutrie, degli argini che cedono a causa delle loro tane, degli automobilisti che rischiano di essere coinvolti in incidenti, della cittadinanza stessa che vede sempre più come una minaccia la presenza dei questi animali, che nel frattempo continuano a proliferare quasi indisturbati”. Antonella Goldoni

ASOLA: Ripristino kit per il 'porta a porta'


L’Amministrazione Comunale comunica alla cittadinanza che si occuperà della distribuzione dei sacchetti della plastica che nelle utenze stanno esaurendo dopo un anno di raccolta Porta a Porta. Con questa azione si risparmierà come previsto  circa 20mila euro. L’iniziativa partirà il 4 marzo e durerà per più di un mese, è rivolta a tutti i nuclei familiari residenti ad Asola e Castelnuovo. Verrà distribuito un rotolo di 30 sacchetti per ogni famiglia composta da tre elementi o meno, mentre i nuclei composti da più di tre membri ne riceveranno due. 
La consegna avverrà presso l’ufficio URP del Comune di Asola il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.30 a 12; il sabato presso il magazzino comunale, in via Toscana, dalle 9.30 a 12 e, per quanto riguarda la sede comunale di Castelnuovo, il lunedì pomeriggio dalle 14 alle 17 fino al 30 marzo. Alla consegna del kit per la raccolta sarà dato un calendario con le indicazioni per la raccolta differenziata, un volantino per la raccolta degli indumenti usati ed un foglio contenente le note operative per garantire la buona riuscita dell’iniziativa. Ogni cittadino potrà prendere rotoli per più nuclei familiari, ad esempio per chi ha i genitori anziani, fornendo il nominativo del destinatario del kit. Per ulteriori informazioni, si invita  la cittadinanza ad iscriversi alla newsletter del Comune e a visitare il sito istituzionalewww.comune.asola.mn.it Antonella Goldoni


Nella foto: Assessore alla sicurezza e ambiente Mario Ragnoli

venerdì 1 marzo 2013

Lorenzo Somenzi nuovo pres. Avis Asola


Cambia la guida dell’Avis Asola. L’ex presidente Massimo Zani ne diventa vicepresidente e passa il suo pluriannuale testimone a Lorenzo Somenzi riconosciuto e premiato a settembre dalle autorità provinciali avisine e dal sindaco Giordano Busi per aver superato il centinaio di donazioni, ben 105. L’Avis Asola è un’associazione molto attiva sul territorio che quest’anno compie 56 anni, collabora sempre durante le manifestazioni con le associazioni asolane, il Comune e non solo, raggruppa oltre 300 iscritti attivi e il nuovo direttivo, oltre dai consiglieri, è supportato dalla segretaria Gaia Ottoni, dall’amministratrice Laura Compagnoni e dalla referente punto raccolta Sandra Pasini. L’ex presidente  Zani  durante l’assemblea con gli iscritti ha ringraziato per il prezioso sostegno avuto dal direttivo nel suo mandato e auspica con il nuovo direttivo una sensibilità, a chi di competenza, per trovare al più presto per Avis Asola un punto raccolta adeguato e permanente, considerato che l’attuale, gli ambulatori prelievi dell’ospedale di Asola, non possono essere più utilizzati in quanto ad uso promiscuo; per la i prelievi è necessaria sanitariamente solo una unica stanza donazionale.  Il dirigente dell’ASL di Mantova Borrelli in un evento ad Asola ha comunicato al nuovo presidente che si sta lavorando in merito. Avis Asola comunica che il 12 maggio sarà presente come ogni anno in piazza XX Settembre per regalare per la festa della mamma una rosa rossa. Il programma eventi avisino si sposta poi in estate dove Asola ospiterà in piazza la manifestazione canora itinerante “Una voce che si nota”. Antonella Goldoni

Nella foto l’ex presidente Avis Asola Massimo Zani premia il neo eletto e attuale presidente Avis Asola Lorenzo Somenzi (a destra)