lunedì 26 agosto 2019

CASALMORO: RUBGY DEL CHIESE AL VIA CON DUE NUOVI TECNICI

Inizia ufficialmente l'era Pintossi & Castiglia, martedì 27 ore 20:00 allo stadio Risposta di Casalmoro. 
I 2 tecnici rispettivamente dei Tre Quarti e Avanti inizieranno il lavoro per la stagione 2019/20, al termine delle attività un saluto di Presidente e Consiglio Direttivo dell'ASD.


GHEDI: ESPULSO PREGIUDICATO

GHEDI: INDIVIDUATO ED ESPULSO UN PLURIPREGIUDICATO


La Polizia Locale di Ghedi è riuscita a mettere a segno un “colpo” di notevole importanza. Nei giorni scorsi, prendendo spunto da alcune segnalazioni di privati cittadini, alcune pattuglie si sono portate in via Castenedolo per esaminare uno stabile da tempo disabitato, dove, appunto, sono stati segnalati uno strano andirivieni e presenze sospette. Subito dopo essere arrivati sul posto, gli agenti sono entrati nello stabile in evidente stato di abbandono. All’interno dello stesso hanno così potuto individuare una porta chiusa da una catena metallica e, dietro, un uomo accampato che dimorava in condizioni igienico-sanitarie a dir poco pessime. L’uomo, un extracomunitario, era privo di documenti ed è stato quindi sottoposto alle operazioni di fotosegnalazione al fine di accertarne le generalità. Un’attività che ha permesso agli agenti del comandante Enrico Cavalli di scoprire che non solo la persona in questione era irregolare in Italia dal 2010, ma che si trattava anche di un pluripregiudicato per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Un’attività per la quale la persona fermata, che si è così scoperto essere originaria del Marocco, è stata arrestata per ben tre volte. A questo punto gli agenti della Polizia Locale di Ghedi hanno dato il via all’iter per l’espulsione dell’extracomunitario irregolare dal territorio nazionale ad opera del Questore di Brescia. Dopo una notte trascorsa piantonato dagli agenti della Polizia Locale ghedese e la convalida dell’espulsione da parte del Giudice, il cittadino marocchino è stato accompagnato all’aeroporto di Milano Malpensa e da lì è stato fatto salire sull’aereo che lo ha ricondotto in patria. Un epilogo sicuramente positivo, che è giunto a risolvere, finalmente, una situazione che non trovava soluzione da quasi da dieci anni, durante il quale l’irregolare è sempre riuscito a rimanere ugualmente sul territorio italiano. “Le segnalazioni dei cittadini – è la sintesi del consigliere delegato alla sicurezza del Comune di Ghedi, Ivan Bertocchi, e del comandante della Polizia Locale ghedese, Enrico Cavalli – si sono dimostrate davvero determinanti. Proprio per questo dobbiamo ringraziare chi ha fornito queste informazioni tempestive e precise. Si tratta di un rapporto di collaborazione che a Ghedi stiamo portando avanti e cerchiamo di incentivare ormai da anni. E’ importante rivolgersi con fiducia e puntualità alla Polizia Locale. C’è a disposizione un numero (0309050590) che invitiamo una volta di più ad utilizzare.  Non ci devono essere timori di sorta e nessuna ritrosia. In questo modo, infatti, si offre una marcia in più al controllo del territorio che è il nostro obiettivo fondamentale. Creare un rapporto di fiducia e collaborazione tra la Polizia Locale e i cittadini può rendere veramente efficace l’azione degli agenti e può rivelarsi lo strumento prezioso in grado di valorizzare al massimo il controllo del nostro territorio. Un grazie sincero spetta dunque a tutti quei cittadini che stanno segnalando i loro dubbi e le situazioni che potrebbero apparire sospette. E’ questo spirito collaborativo l’atteggiamento giusto per innalzare ai massimi livelli il controllo del territorio e consentire agli agenti della nostra Polizia Locale di raggiungere in futuro altri successi di assoluto rilievo come l’operazione che ha consentito di individuare e di far tornare in patria un pluripregiudicato che da quasi dieci anni si trovava irregolarmente sul territorio nazionale. E’ anche alla rete di controlli e a questa preziosa attenzione verso il proprio territorio che si possono ottenere nuovi successi pure nei prossimi anni.                           


ACQUAFREDDA: MOSTRA "LACRIME DI COLORE"

ACQUAFREDDA Lacrime di colore   25-8-2019
Sta per concludersi il periodo di vacanze ma nel piccolo paese si predispongono appuntamenti  culturali: una inedita mostra di pittura a settembre ed il nutrito programma de La Funzione d’ottobre. “Lacrime di colore”, va in scena nelle giornate 13-14-15 di settembre. Si tratta di una “personale” di Stefano Santi, su invito dell’Amministrazione comunale che affianca nell’organizzazione lo Studio Arch.& Ing, Arnaldo Santi; mostra dedicata al pittore Iris Giovanni Piva (Acquafredda 1912-Brescia 1994). Una dozzina le opere da proporre sul loggiato del palazzo municipale ex conti Bonzi; vernice alle 21 di venerdì 13 settembre con interventi del sindaco Maurizio Donini e dell’autore arch. Stefano; presentazione a cura della m^ Rita Zaina Piva. Sabato 14 e domenica 15 settembre apertura continuata dalle 9 alle 21. Il perché del  titolo “Lacrime di colore” lo spiega Stefano Santi: “Sono le gocce attinte sull’ultima velatura di colore, come a rendere meno lezioso il dipinto, rincorrendo gli espressionisti – astrattisti dei primi ‘900. Una tecnica che vale anche come mia firma.”  Di recente Stefano Santi è stato protagonista con sue “personali” allo “Spazio Aref” (Brescia-piazza Loggia) e ad Asola. Dopo questa personale ad Acquafredda, paese di residenza dell’autore, Stefano Santi  sarà ospite a Castelgoffredo in ottobre.


giovedì 1 agosto 2019

BAGNOLO: NUOVO NUCLEO PER STATI VEGETATIVI ALLA CASA DI RIPOSO

UN NUOVO NUCLEO PER STATI VEGETATIVI ALLA CASA DI RIPOSO DI BAGNOLO


Con l’inizio di agosto la Fondazione Casa di riposo Paolo VI di Bagnolo Mella ha la possibilità di creare il reparto per stati vegetativi. Un nuovo nucleo che è destinato ad offrire un servizio tanto importante quanto delicato, che è stato autorizzato dalla Regione Lombardia dopo l’esito positivo dei controlli preventivi effettuati dall’ATS di Brescia e sanciti nella delibera emessa dal direttore generale Claudio Sileo. Una innovazione di assoluto rilievo se solo si considera che quella bagnolese da giovedì 1 agosto non solo è diventata una delle quattro strutture autorizzate per tale servizio in tutta la provincia di Brescia, ma dopo i venti posti inseriti nell’Arici Sega Brescia Solidale, è la prima in provincia con cinque posti contro i quattro di Coccaglio e i due di Vobarno. E’ così giunto a buon fine un progetto nel quale la Fondazione Paolo VI, sostenuta in questo percorso dall’Amministrazione Comunale di Bagnolo, ha creduto con forza nonostante le difficoltà che comporta: “Siamo molto soddisfatti – è la sintesi del presidente Angelo Chiari e del direttore sanitario, il dottor Fiorlorenzo Azzola – che la Regione Lombardia abbia dato la sua autorizzazione per la creazione di un reparto che richiede senza dubbio un impegno ben preciso. Un nucleo per stato vegetativo comporta la creazione di un’equipe specialistica (dal neurologo sino al nutrizionista solo per fare alcuni esempi), di una struttura specifica (con attrezzature apposite) e di una assistenza che va ben oltre quella consueta. Si tratta di una scelta sanitaria, che dev’essere portata avanti nel modo più professionale e con la massima competenza. Una sfida, se così possiamo chiamarla, assai severa, ma noi abbiamo voluto sostenerla per offrire una risposta importante alle richieste del territorio. In questo senso ci siamo già attrezzati e siamo pronti a portare avanti questo nuovo servizio”. I cinque utenti che potranno usufruire del servizio offerto dalla Casa di riposo bagnolese verranno assegnati direttamente dall’Ufficio Inserimenti dell’ASST. Vista la gravità del loro stato, un aspetto fondamentale del servizio sarà l’assistenza, che dovrà essere non solo estremamente professionale, ma anche assai prolungata: “Da questo punto di vista – convengono il presidente Chiari e il direttore generale Azzola – possiamo dire che la nostra struttura presenta standard di assistenza che già normalmente vanno ben al di là di quelli richiesti dalla Regione Lombardia (si parla di dati superiori dell’1,3/1,4). E’ proprio questa importante presenza del personale che ci ha fatto prendere in considerazione la possibilità di affrontare quest’ulteriore, oneroso impegno. Il nucleo per stato vegetativo dovrà garantire la massima assistenza ed abbiamo già predisposto il programma per riuscire al meglio in questo intento, così come siamo pronti anche dal punto di vista strutturale-assistenziale. Senza dubbio è un passo in avanti tanto significativo quanto impegnativo, ma la Fondazione Casa di riposo Paolo VI ha già dimostrato di possedere le competenze e la professionalità per guardare con fiducia anche a questa innovazione che ci pone in particolare evidenza in un’ampia zona della provincia di Brescia, ben decisi a dare una risposta positiva e concreta alle richieste che giungono dalle famiglie del territorio”.                   


GHEDI: MOZIONE PLASTIC FREE

GHEDI TUTELA L’AMBIENTE, É PARTITA LA GUERRA ALLA PLASTICA

Tra i punti di maggiore significato emersi durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Ghedi senza dubbio merita di essere sottolineata la mozione presentata dal consigliere Gabriele Girelli. “Il nostro Comune – è la spiegazione dello stesso Girelli che, tra l’altro, è stato anche assessore all’ecologia nella precedente Amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Borzi – sarà “libero dalla plastica” dal giugno del 2020. Senza dubbio un’iniziativa molto importante, ma che dobbiamo sostenere e preparare nel migliore dei modi. Lo richiede l’ambiente, a tutela del quale non possiamo più limitarci alle parole, ma dobbiamo realizzare gesti concreti”. Proprio in questa direzione si è spinta la mozione che il consigliere Girelli ha voluto presentare e verso la quale sono convenute, unite e convinte, sia la Maggioranza che la Minoranza come ha dimostrato il voto favorevole all’unanimità: “Il primo invito è stato quello di dare il via ad una autentica campagna di sensibilizzazione da parte del Comune. Un messaggio rivolto a liberare l’ambiente dalla plastica che deve raggiungere, forte, tutta la popolazione e che può ricevere la necessaria efficacia facendo un lavoro di squadra con il CBBO, che, ovviamente, si occupa direttamente di questa questione. A livello pratico, inoltre, è partita la richiesta per ridurre (o addirittura fermare) l’utilizzo delle plastiche monouso presso tutte le sedi comunali, le società partecipate e, in estrema sintesi, tutti gli uffici pubblici e le scuole. Le bottigliette di plastica, ma anche tutti gli oggetti che vengono normalmente utilizzati alle feste (piatti, bicchieri, posate e quant’altro), dopo essere stati utilizzati una sola volta devono essere smaltiti e noi sappiamo molto bene come lo smaltimento della plastica rappresenti un’emergenza sempre più preoccupante per la salvaguardia dell’ambiente. Una grave minaccia per il futuro, ma anche un serio “nemico” da affrontare al presente”. Una consapevolezza che deve indurre ad agire tutta la comunità: “CBBO ha già in serbo alcune iniziative specifiche per cercare di diffondere una mentalità che miri ad una maggiore attenzione nell’utilizzo della plastica monouso. Nello stesso tempo è doveroso sottolineare che, con semplici accorgimenti ed una piccola volontà in più, anche ciascuno di noi può offrire un preciso contributo in questo percorso che non ha né colori politici né interessi di parte, ma è solo a difesa dell’ambiente, un bene che interessa indistintamente tutti”. Proprio in questo senso dai banchi dell’Opposizione è partito un invito a dare la massima concretezza a questa iniziativa, ad esaminare la problematica che questo progetto comporta nei confronti delle sagre e delle feste popolari e a rafforzare il messaggio formativo-educativo presso le scuole di ogni ordine e grado. Prendendo spunto dalle riflessioni emerse durante il Consiglio Comunale, dunque, si può ipotizzare che entro breve tempo scompariranno i distributori di bibite che contengono prodotti in plastica monouso e si proseguirà con decisione il cammino appena intrapreso volto a trovare una valida alternativa (per quel che riguarda le bottiglie per l’acqua si parla di apposite borracce riutilizzabili che potrebbero tranquillamente prenderne il posto) a questi oggetti che, ormai, rappresentano una seria minaccia per la salute dell’ambiente.