mercoledì 24 aprile 2013

PGT Pontevico


PONTEVICO: CONFERMATA L’ESCLUSIONE DELLA POSSIBILITA’ DI AMPLIARE STRUTTURE RELIGIOSE
                    
Le osservazioni che sono giunte alla seconda variante al PGT (Piano di Governo del Territorio) di Pontevico, adottata con la delibera del Consiglio Comunale n. 36 del 29 ottobre 2012, hanno posto in particolare evidenza la richiesta avanzata, in qualità di presidente dell’Associazione Cheikh Ahmadou Bamba Mbacke” (la cui sede si trova in via Brescia 36 a Pontevico), da Niang Cheikh, cittadino nato in Senegal e residente a Ghedi. In estrema sintesi Cheikh, prendendo spunto dall’attività religiosa svolta all’interno dell’edificio di via Brescia, ha richiesto l’eliminazione dalla variante delle norme (articoli 9 e 17) che prevedono l’esclusione della possibilità di ampliare le strutture religiose. Un’esclusione che è stata introdotta per tutte le aree destinate al culto, qualunque sia la religione professata. Proprio per questo l’Amministrazione Comunale pontevichese ha deciso di non accogliere questa osservazione e il sindaco Roberto Bozzoni è stato molto chiaro nello spiegare le ragioni di questa scelta: “Se le regole ci sono devono valere per tutti. Non è possibile creare casi isolati, bisogna che tutti seguano la legge. D’altra parte – entra nel dettaglio il primo cittadino di Pontevico – le variazioni apportate al PGT hanno una loro logica ben precisa. Innanzitutto puntano a non creare contrasti tra la normativa urbanistica e quella a tutela dei monumenti, che già impedisce gli ampliamenti di edifici monumentali quali le chiese e gli edifici con più di settant’anni di proprietà di enti pubblici e religiosi. Nello stesso tempo si vuole evitare che venga aumentato il carico urbanistico in aree ad alta densità abitativa. Queste sono le regole e devono essere rispettate da tutti sul territorio di Pontevico”. L’Amministrazione Comunale pontevichese, in ogni caso, di fronte a specifiche necessità superiori alle capacità recettive delle strutture esistenti, si è detta disponibile, in seguito alla presentazione di un’apposita richiesta per una maggiore capacità di utenza, a prevedere nuove aree esterne al perimetro urbano da concordarsi direttamente con gli enti religiosi richiedenti.  


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