PISCINA COMUNALI: LAVORI A BUON PUNTO, RIAPERTURA VICINA
Si avvicina la sospirata riapertura per la piscina comunale di Bagnolo Mella, che, salvo intoppi dell’ultima ora, dovrebbe riaprire (finalmente) poco dopo la metà del mese di giugno (sabato 20 sembra essere la data più probabile per quella che si preannuncia fin d’ora una festa più che attesa). Nelle ultime settimane i lavori portati avanti dal Comune per riportare in efficienza l’impianto natatorio che è fermo dallo scorso mese di settembre 2014 sono proseguiti a ritmo sostenuto, restituendo fiducia agli amministratori bagnolesi dopo tutte le traversie dei mesi scorsi e le gravi problematiche che hanno portato alla decisione di risolvere la convenzione con l’Aqvasport, il gestore che non era riuscito a far fronte al pagamento delle rate del mutuo ormai dal gennaio 2013: “Abbiamo messo in sicurezza la piscina ed abbiamo realizzato le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che, purtroppo, si sono rese necessarie – conferma, soddisfatta, il sindaco Cristina Almici – Come ha evidenziato la perizia tecnica quando abbiamo preso in carico l’impianto, i lavori da fare per rendere nuovamente efficiente e sicura la piscina comunale sono stati molti. Abbiamo dovuto intervenire sulla stessa struttura e in particolare sull’impianto elettrico e su quello idraulico (ma tutti gli impianti in generale sono stati risistemati ed aggiornati). E’ stato necessario riparare una perdita che provocava una fuoriuscita di duecento metri cubi di acqua al giorno, per non parlare dell’intervento sui tetti e della tinteggiatura che abbiamo dovuto dare all’intero edificio. Questa fase è ormai completata ed ora non rimane che superare l’ulteriore passaggio di ottenere le autorizzazioni necessarie per aprire un edificio di questo genere. In particolare abbiamo avviato l’iter per ottenere le autorizzazioni della Commissione Pubblici Spettacoli e quelli per il CPI (Certificato Prevenzioni Incendi) con i Vigili del fuoco, autorizzazione, quest’ultima, è doveroso porlo in evidenza, che i gestori non si erano mai procurati in sedici anni di attività. A dire il vero tutto il capitolo della sicurezza in tutti questi anni non è mai stato osservato come si dovrebbe, come conferma, solo per fare un altro esempio, la mancanza dei vetri antisismici, che pure non dovrebbero mancare in un edificio di questo genere. Proprio per questo stiamo valutando la possibilità di portare avanti una specifica denuncia verso chi ha operato in tutti questi anni senza alcun rispetto delle norme inderogabili di sicurezza, esponendo così, di fatto, la popolazione a pericoli che non si sarebbero dovuti correre”. Il prossimo passo che precederà la riapertura della piscina comunale sarà quello di individuare un gestore provvisorio: “Sono giunte le richieste di alcune società per le gestione del nostro impianto – spiega il sindaco Almici – In questi giorni la responsabile del procedimento sta valutando le più accreditate e poi procederemo a questa assegnazione che avrà durata limitata e sarà valida fino a quando non avremo individuato il gestore definitivo attraverso un bando di natura europea che stiamo definendo nei dettagli. Vogliamo che la nostra comunità possa riavere il prima possibile il servizio che le è stato sospeso ormai dal settembre dello scorso anno. Intendiamo farlo individuando gestori seri e credibili”. Parallelamente a questa parte operativa, l’annosa vicenda della piscina comunale di Bagnolo prosegue anche in altre direzioni: “C’è l’aspetto legale – conferma il primo cittadino bagnolese – Ad aprile il TAR ha rigettato la richiesta di sospensiva della nostra ordinanza di risoluzione della convenzione con la conseguente entrata in possesso dell’immobile che è stata presentata dal gestore. Dopo la metà di giugno la pronuncia del TAR entrerà nel merito della questione e quindi noi faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune. E’ ovvio che l’ex gestore ha a disposizione anche un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, ma questo non si spaventa perché noi siamo pronti a far sentire in tutte le sedi dove ci verrà richiesto la voce e i diritti della comunità di Bagnolo che in questi anni si è vista privare senza alcuna colpa di un servizio pubblico sul quale poteva e doveva contare”. L’ultimo “fronte” dell’intricata vicenda è quello relativo ai rapporti con la banca, la BCC di Pompiano e Franciacorta, attualmente depositaria di una fidejussione da parte del Comune a garanzia della somma di 1.800.000 euro che è servita per costruire la piscina. Un debito che in tutti questi anni è sceso “solo” a 1.500.000 euro e che ha dovuto fare i conti con l’interruzione del pagamento delle rate da parte del gestore. Senza dubbio una situazione delicata, alla quale però Cristina Almici guarda con serenità: “Abbiamo avviato gli incontri con i rappresentanti della banca per riuscire a risolvere la delicata situazione che si è venuta a creare. Certo, la somma in gioco è molto alta, ma sono certa che se le parti in gioco sapranno adottare il giusto spirito potremo trovare la giusta soluzione, una risposta che non colpisca i diritti dei cittadini bagnolesi e della nostra Amministrazione e non intacchi nemmeno quelli, altrettanto importanti, dell’istituto bancario”.
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