CASTEL MELLA: LAVORI AL PARCO PER I TRE RICHIEDENTI ASILO
In questo periodo nel quale i profughi sono costantemente al centro dell’attenzione, da Castel Mella è giunto un segnale che merita senza dubbio di essere conosciuto. In effetti nel territorio castelmellese risiedono dallo scorso 10 giugno tre richiedenti asilo, ospitati in un alloggio di proprietà del Comune, appositamente ristrutturato dall’associazione ADL Zavidovici, che si prende cura dei tre giovani che provengono dal Pakistan e dall’Afghanistan. Si tratta di persone che sono inserite nel sistema di protezione richiedenti asilo (SPRAR) di Cellatica e che, pertanto, sono in attesa che la commissione competente decida se hanno i requisiti per essere dichiarati rifugiati ed ottenere così la possibilità di rimanere in Italia. In questo senso, una volta stabilito il loro diritto, avranno la possibilità di muoversi liberamente sul territorio nazionale e lasceranno l'appartamento che si trova ad Onzato ad altri richiedenti asilo. L'utilizzo dell'appartamento per l'accoglienza di persone all'interno del progetto SPRAR è stato concesso all'associazione ADL Zavidovici per i prossimi quattro anni, trascorsi i quali sarà liberato e tornerà nella piena disponibilità del Comune, potendo però usufruire delle ristrutturazioni che sono state eseguite in questo periodo per rendere possibile l’arrivo dei richiedenti asilo. In questo momento i tre giovani ospiti, privi di qualsiasi conoscenza della lingua italiana, stanno frequentando giornalmente un corso affinché possano iniziare ad inserirsi nel tessuto sociale di Castel Mella. Per favorire questo inserimento l'Amministrazione Comunale castelmellese ha coinvolto alcune associazioni locali per coinvolgere i tre profughi in attività volontarie in diversi campi. A tal proposito la prima iniziativa è stata quella di collaborare con la sezione locale dell'associazione venatoria ANUU Gasparotto per alcuni piccoli lavori di manutenzione all'interno del parco Giovanni Paolo II di Castel Mella. Questo primo intervento ha permesso ai tre ragazzi ospiti di cominciare finalmente ad uscire un po' dall'isolamento con il quale hanno dovuto fare i conti sin dal loro arrivo a causa delle difficoltà di comunicazione. Nello stesso tempo i richiedenti asilo hanno potuto svolgere un'attività utile alla comunità insieme ai volontari dell'associazione venatoria. Una soluzione che ha trovato il plauso del sindaco Marco Franzini: “Quella di sabato 12 settembre è stata un’iniziativa davvero positiva. I nostri volontari ed i richiedenti asilo hanno collaborato fianco a fianco all’interno del parco Giovanni Paolo II svolgendo un lavoro utile per l’intera comunità di Castel Mella. E’ un esempio concreto di accoglienza e di inserimento che rappresenta la testimonianza più efficace di quello che è sempre stato il nostro modo di pensare, sin dall’inizio dell’intera vicenda. In effetti la nostra decisione di procedere sulla via della micro-accoglienza è stata presa ancora prima che il problema migratorio divenisse preda dell'isteria collettiva che si sta diffondendo in Europa tra polemiche, insulti, muri e blocchi ai quali ci capita di assistere ormai quotidianamente. L'esperienza positiva di accoglienza che si è sviluppata negli anni, e non da ieri, in provincia di Brescia, vuole dare il segno che, coniugando umanità e razionalità, si può evitare di imboccare strade tristemente note, anche se qualcuno sembra dimenticarle, che hanno segnato la storia recente dell'Europa”. E’ con questo spirito che Castel Mella prosegue nel suo progetto di micro-accoglienza e dopo il buon esito del primo intervento di collaborazione dei richiedenti asilo, le associazioni del territorio sono pronte a presentare altre iniziative che potranno ricevere la collaborazione dei tre giovani ospiti.
Nella foto il parco Giovanni Paolo II
I tre richiedenti asilo che dallo scorso mese di giugno risiedono in un appartamento di proprietà del Comune ad Onzato (appositamente ristrutturato dall’associazione ADL Zavidovici, che cura il progetto e si prende cura dei tre giovani che provengono dal Pakistan e dall’Afghanistan) la mattina di sabato 12 settembre hanno collaborato con i volontari dell’associazione venatoria ANUU Gasparotto alla realizzazione di alcuni lavori di manutenzione all’interno del parco Giovanni Paolo II di Castel Mella. Lavori relativi alla messa in sicurezza e alla pulizia di alcuni angoli del parco, che comunque rivestono un significato particolare per i tre ospiti che in questo modo hanno interrotto il lungo isolamento nel quale, complici le difficoltà linguistiche, si sono calati sin dal loro arrivo a Castel Mella ed hanno cominciato la prevista serie di attività di utilità sociale che proseguiranno nei prossimi mesi fino a quando la commissione competente deciderà se hanno o meno i requisiti per essere dichiarati rifugiati ed ottenere così la possibilità di rimanere in Italia. “La nostra scelta è stata sin dall’inizio quella della micro-accoglienza – ha commentato il sindaco Marco Franzini mentre al suo fianco i tre richiedenti asilo e i volontari dell’ANUU lavoravano intendendosi con il linguaggio universale dei segni – L’arrivo di questi tre giovani a Castel Mella all’inizio è stato caratterizzato da un sostanziale isolamento dovuto essenzialmente all’impossibilità di comunicare. Adesso frequentano giornalmente un corso per imparare l’italiano ed hanno cominciato a collaborare con le iniziative di volontariato portate avanti da alcune associazioni del territorio. Senza generare stati d’ansia ed erigere muri, questo può essere considerato un segnale efficace del modo in cui si può trasformare l’accoglienza in un valore positivo sia per i richiedenti asilo che per l’intera comunità locale”.
Nessun commento:
Posta un commento