A Bagnolo Mella per risolvere un problema
decennale molto sentito come quello del traffico (con tutto quello
che ne consegue sia per la sicurezza, la salute pubblica e la qualità
della vita) si è deciso di puntare forte sulla realizzazione della
nuova bretella che unirà la SP VII e la ex 45 bis. Una scelta
portata avanti con grande tenacia dall’Amministrazione Comunale
guidata dal sindaco Cristina Almici, che vede ormai ben delineati i
passi che la trasformeranno in una bella realtà l’infrastruttura
che permetterà di “spostare” il traffico pesante al di fuori del
centro cittadino. In effetti prima della fine di giugno la Provincia
di Brescia affiderà la progettazione dell’opera a Centropadane.
Dato che si tratta di una società a partecipazione pubblica si potrà
procedere con l’affidamento diretto con l’obiettivo di arrivare
entro la fine dell’anno alla progettazione esecutiva e
all’affidamento dei lavori, lavori che prenderanno il via
all’inizio del 2020 e si concluderanno alla fine dell’anno
prossimo (o comunque nei primi mesi del 2021 che “ospiterà”
l’inaugurazione. L’accordo firmato lo scorso 11 ottobre del 2018
tra la Provincia di Brescia e il Comune di Bagnolo Mella per la
realizzazione della bretella, finanziata dalla Regione attraverso
l’inserimento nel “Patto per la Lombardia, è dunque sempre più
vicino a portare gli effetti tanto desiderati dall’intera comunità
bagnolese in primis, ma anche da tutte quelle persone (autisti di
mezzi pesanti innanzitutto) che si trovano a transitare nel
territorio di Bagnolo. Con il completamento della bretella si
perfezionerà anche il disegno studiato dall’Amministrazione
Comunale per cercare di far fronte all’elevata pericolosità di una
strada centrale come via Gramsci. Un percorso che ha pensato di
risolvere questo annoso problema, che mette a repentaglio la salute
dei residenti e di coloro che passano in un’arteria così
importante per Bagnolo, ponendo un freno al passaggio dei mezzi
pesanti in via Gramsci, in una strada che si restringe
pericolosamente ed è affiancata dalle abitazioni di tante famiglie.
In attesa di risolvere in profondità la questione con l’utilizzo
della nuova bretella, il Comune di Bagnolo ha pensato di allontanare
il traffico pesante dall’angusta via Gramsci e di trovare
un’alternativa nel passaggio in via Urne. Questo, ovviamente, non
per il semplice piacere di trasferire un problema da un punto
all’altro del proprio territorio, ma in seguito ad appositi studi
che hanno evidenziato a più riprese come la soluzione così proposta
non solo permetta a via Gramsci di cominciare finalmente a respirare,
ma non aggravi la situazione di via Urne e dei suoi residenti. In
questo senso si è espresso anche il Tar, che lo scorso 30 maggio ha
rigettato il ricorso presentato dal CTB (Comitato Traffico
Bagnolese), composto da alcuni residenti del quartiere delle Urne,
contro l’ordinanza del 2014, prima temporanea e poi definitiva, che
ha stabilito questa nuova soluzione per il traffico pesante. Una
opzione che è stata avvalorata anche dagli studi della Polizia
Locale di Bagnolo, che hanno evidenziato come l’ordinanza in
questione abbia finito per diminuire il passaggio dei mezzi pesanti
sul territorio bagnolese. Se di questo dato, evidenziato in modo non
confutabile dai rilevamenti degli agenti della Polizia Locale
(effettuati nel 2015), ne ha beneficiato in modo eloquente via
Gramsci, paradossalmente, anche il transito di via Urne ne ha
giovato, dato che il nuovo percorso ha finito per indurre molti
autisti di mezzi pesanti a non passare da Bagnolo per raggiungere la
meta desiderata. Contro questa soluzione alcuni abitanti di via Urne
hanno deciso di ricorrere al Tar, il quale dapprima ha incaricato la
Provincia di Brescia di monitorare attentamente la situazione e di
verificare aspetti positivi e negativi legati ad un progetto tanto
complesso. I tecnici della Provincia di Brescia incaricati di
verificare la situazione delle due strade oggetto del contendere
hanno ribadito la pericolosità di via Gramsci e la necessità di
adottare senza perdere tempo una strategia per permettere ai
residenti di tornare a respirare e far diminuire i pericoli collegati
alla circolazione. Nello stesso tempo, in merito all’utilizzo tutto
nuovo di via Urne, che avrebbe dovuto venire sollecitata dal
passaggio di nuovi mezzi pesanti, gli esperti della Provincia di
Brescia hanno stabilito i piccoli accorgimenti che il Comune
bagnolese avrebbe dovuto adottare (nuova segnaletica, realizzazione
di uno spartitraffico su via Leno e l’installazione di una
segnaletica adeguata) per rendere effettivamente transitabile la zona
delle Urne senza per questo spostare solo i problemi e gli ostacoli
che prima “minacciavano” via Gramsci. Un invito ad intervenire
che l’Amministrazione Comunale di Bagnolo ha accolto
immediatamente, effettuando gli interventi richiesti per mettere in
sicurezza il passaggio in via Urne. Dopo l’analisi della situazione
e delle istanze portate dalle parti il Tar ha respinto il ricorso
presentato dai privati cittadini che risiedono nella zona,
confermando la validità degli accorgimenti, anche piccoli, che
possono preservare l’incolumità delle persone da particolari
pericoli. Al di là degli specifici interventi realizzati per
adempiere alle richieste dei tecnici della Provincia di Brescia, il
Tar ha sposato la tesi dell’alternativa più efficace. In questo
momento, in effetti, sul territorio bagnolese non si piò parlare di
interessi predominanti, ma, più semplicemente, di una scelta dovuta
al buongusto, che sta cercando di trovare la migliore soluzione
possibile ipotizzabile al presente per far fronte ad una delicata
questione che coinvolge in modo profondo l’intera comunità. E’
per questo che l’arrivo nella fase decisiva dell’iter per la
realizzazione della nuova bretella viene guardato con tanto interesse
a Bagnolo perché sarà proprio quello il punto di arrivo che offrirà
al problema del traffico la soluzione definitiva senza dover cercare
rimedi provvisori e creare preoccupazioni in nessuna zona del
territorio comunale.
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