GHEDI: IL PGT IN STAND BY PER L’AMPLIAMENTO DELLA SP 668
Il mandato amministrativo iniziato nel 2009 è ormai agli sgoccioli e questi ultimi giorni sono quelli giusti per tracciare consuntivi e considerazioni anche per un settore spesso e volentieri al centro dell’attenzione come quello dell’urbanistica. Una materia che presenta importanti contatti con la vita quotidiana e che nel quinquennio guidato dal sindaco Lorenzo Borzi è stato affidato alle particolari cure dell’assessore Gianluigi Boselli: “Proprio prendendo spunto dalla constatazione della delicatezza del settore che mi è stato affidato – commenta lo stesso Boselli – mi sembra giusto iniziare questa analisi sottolineando che siamo riusciti a portare avanti il nostro lavoro senza creare contenziosi o incorrere in polemiche o divisioni sempre possibili quando si ha a che fare con questioni di principio o che riguardano svariati interessi. Nonostante tutto questo, la nostra Maggioranza ha sempre lavorato unita ed è sempre stata molto attenta alle istanze che sono giunte dalla cittadinanza. Quando nel 2009 abbiamo iniziato il nostro mandato nel territorio di Ghedi c’erano alcune aree prive di regolamentazione urbanistica. Ci siamo così dovuti dotare del piano d’area per regolamentare anche queste aree. Abbiamo messo in moto la complessa procedura che ci ha portato all’approvazione. Abbiamo coinvolto gli enti interessati e coinvolto i cittadini affinché inviassero le loro domande, richieste ed osservazioni in merito. Siamo riusciti ad approvare uno strumento così importante (pubblicato come vuole la legge sul Bollettino Ufficiale della Regione) e, a questo punto, l’unico passo che non riusciremo a completare entro la fine del mandato sarà l’approvazione del PGT. Anche se, in questo caso, direi che non si tratta di un nostro ritardo, visto che per noi tutto è pronto, ma dobbiamo rimanere in stand by a causa del Piano di coordinamento territoriale provinciale, uno strumento urbanistico della Provincia di Brescia dalla portata sovracomunale e al quale, ovviamente, i Comuni coinvolti devono conformarsi”. Nel caso di Ghedi il Piano di coordinamento territoriale provinciale ha individuato un’area destinata a diventare una nuova strada: “La strada che la Provincia di Brescia ha in programma di realizzare – spiega l’assessore Boselli – costituirà un ampliamento della SP 668 e sarà a due corsie con spartitraffico centrale (come nel caso della tangenziale che esce da Brescia e si dirige verso Montichiari, tanto per fare un esempio). Stiamo parlando di un tratto lungo 6,4 km, che avrà intorno un’area di respiro di oltre 100 metri. L’intervento è previsto per la creazione di una nuova strada che collegherà la rotatoria che unisce Ghedi a Leno con Calvisano, passando più a sud rispetto alla tangenziale già esistente. La nuova bretella passerà nei pressi del depuratore e diminuirà in modo sensibile il traffico che attraversa il Belvedere di Ghedi. La Provincia di Brescia ha inserito questo progetto nel suo piano di coordinamento territoriale e quindi tutti i Comuni coinvolti da queste scelte devono far coesistere il loro Pgt con lo strumento urbanistico provinciale. Ovviamente non spetta a me parlare dei tempi e dei modi nei quali la Provincia di Brescia realizzerà questo progetto. Per quel che mi riguarda, posso solo dire che abbiamo fatto tutto quello che serviva per poter far combinare il nostro PGT con uno strumento sovracomunale come il Piano di coordinamento territoriale provinciale. Staremo a vedere – termina l’assessore all’urbanistica del Comune di Ghedi – come evolverà l’intervento provinciale. Nel frattempo possiamo concludere il nostro mandato con la convinzione di aver affrontato una materia delicata ed impegnativa come l’urbanistica ponendo in primo piano elementi come la competenza e la preparazione e cercando di ascoltare le istanze provenienti dalla popolazione e facendo il possibile, sempre rimanendo nei dettami previsti dalla legge, naturalmente, per rispondere in modo positivo alle problematiche più sentite”.
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