IL SINDACO ALMICI LANCIA L’ALLARME: “NUOVE TASSE PER COMPENSARE I TAGLI AI TRASFERIMENTI STATALI”
Il Comune di Bagnolo Mella ha operato con grande diligenza in merito al nuovo sistema di tassazione. In effetti non solo l’Amministrazione Comunale bagnolese ha deliberato nei tempi corretti le diverse aliquote, ma ha inviato a casa dei cittadini un prospetto contenente la specifica situazione contributiva di ciascuno e l’esatto dettaglio delle cifre da pagare. Una notevole mole di lavoro ed una solerzia che non hanno impedito al sindaco Cristina Almici di esprimere la sua preoccupazione per la direzione presa da una questione così importante: “E’ doveroso precisare che gli enti locali procedendo in questo modo non hanno fatto altro che adeguarsi a quanto imposto dalle normative. Un sistema impositivo complesso, che rischia seriamente di trasformare gli enti locali negli esattori dello Stato centrale e, in ogni caso, di affidare a loro un compito di imporre e di riscuotere che mal si addice all’intento di creare un legame positivo con i cittadini. La verità – spiega la stessa Almici – è che le entrate previste da questo nuovo sistema di imposte dovranno sostituire i trasferimenti che arrivavano dallo Stato fino al 2010. Entrate che in questi anni sono state praticamente annullate e che, proprio per continuare a poter erogare servizi e portare avanti la loro attività, i Comuni hanno dovuto sostituire con la tassazione locale (con gradimento facilmente immaginabile dei cittadini). Basti pensare al caso di Bagnolo, che in questi anni ha dovuto fare i conti con tagli per oltre 2 milioni di euro ai trasferimenti statali, che si sono ridotti a tal punto che la previsione per questo 2014 raggiunge la “considerevole” cifra di 1500 euro. Si è parlato a lungo di federalismo impositivo, ma il sistema, come lo stiamo portando avanti adesso, ho portato alla situazione opposta, le entrate delle tasse rimangono allo Stato centrale e i Comuni non hanno più risorse (e nemmeno gli arrivano) per realizzare attività e programmi. Possiamo notare che lo Stato centrale continua a chiedere sacrifici e proprio con questa esigenza giustifica i suoi tagli sempre più importanti. Nello stesso tempo, però, nonostante tutti questi tagli diffusi un po’ in tutte le direzioni, lo Stato stesso non fa nulla di concreto per diminuire i suoi costi, che rimangono elevatissimi e non vengono minimamente intaccati. Così facendo – conclude il suo sfogo del sindaco Almici – i Comuni ora sono costretti a diventare veri e propri esattori per garantire i servizi sul territorio, un ruolo senza dubbio sgradito e che, certo, non viene visto di buon occhio dai cittadini, ma altrettanto indispensabile per poter far fronte alla necessità di far coesistere le risorse a disposizione con le iniziative e i progetti che si intendono portare avanti, per non parlare dei servizi alla comunità che devono rimanere intoccabili”. E’ stata appunto questa situazione ad imporre le aliquote approvate dal Comune di Bagnolo in vista delle nuove imposte: “Punto di partenza di ogni considerazione – prosegue Cristina Almici – è stata la necessità di avere gli introiti per far fronte a tutti gli impegni finanziari del Comune. Non dobbiamo dimenticare la particolarissima situazione nella quale si è venuta a trovare negli anni scorsi l’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella, che all’inizio del nostro mandato era letteralmente sull’orlo di un dissesto finanziario. Siamo riusciti a risalire la china e a rimettere in ordine i conti. Questo, però, non ci ha preservato dalla necessità di dover prevedere ritocchi alle aliquote proprio per l’impegno di dover far quadrare i conti. In ogni caso abbiamo anche previsto diverse deroghe e forme specifiche a sostegno per le categorie svantaggiate da tariffe come quella della Tares. Stiamo lavorando per fare in modo che dal prossimo anno, grazie anche all’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta differenziata, le imposte siano sempre più rispondenti agli effettivi servizi utilizzati e i bagnolesi possano guardare a questa situazione con preoccupazioni sempre minori”.
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