lunedì 21 novembre 2016

CARPENEDOLO: A FRANCO GHIRARDI IL CARPINE DA'RGENTO 2016

CARPINE D'ARGENTO 2016
                    
Il "Carpine d'Argento" continua il suo cammino con entusiasmo e attenzione senza limiti per l’orizzonte. Venerdì 9 dicembre la prestigiosa manifestazione organizzata dall'associazione "Francesco Trigiani", in sinergia con la Pro Loco, l’associazione musicale Mario Casnici e l’Amministrazione Comunale, porteranno in scena la decima edizione nell'ormai consueta e sempre splendida, cornice del "Piccolo Teatro" di Palazzo Deodato Laffranchi. Un compleanno che il presidente Enzo Trigiani e i suoi collaboratori intendono festeggiare nel migliore dei modi, presentando un programma particolarmente nutrito e ricco di motivi di interesse. Nell'anno delle Olimpiadi anche il sodalizio culturale di Carpenedolo ha voluto rendere omaggio a questo evento che si è posto al centro dell'attenzione mondiale. Ha così preso forma il Carpine Olimpico, che ha posto sotto la luce dei riflettori lo sport, insieme naturalmente a tutti quegli spunti e a quei valori che da sempre rappresentano un biglietto da visita dell'iniziativa che nel corso delle precedenti edizioni ha premiato grandi nomi del panorama locale, nazionale e internazionale. Quest'anno la giuria ha voluto premiare personaggi che proprio nello sport sono riusciti a distinguersi in modo particolare. Saliranno così sul palco del Piccolo Teatro alle 20.30 di venerdi 9 dicembre, l’artista Franco Ghirardi talentuoso scultore e pittore nato e cresciuto sotto il cielo dei carpini in mostra a Palazzo Deodato da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre, Roberto Boninsegna, Pamela Novaglio, Luigi Febbrari e Enrico Pasotti. Il pubblico presente a Teatro potrà così conoscere le storie di Enrico Pasotti un giovane carpenedolese che si sta facendo largo nel mondo del kart con tenacia e determinazione; di un preparatore atletico come Luigi Febbrari che ha raggiunto il grande calcio, lavorando in  grandi società come Napoli, Lazio, Roma e Atalanta; di un'atleta come Pamela Novaglio che ha saputo superare momenti difficili e rinnovare il suo amore per lo sport e per la vita indossando la maglia azzurra alle Olimpiadi di Rio. Infine un autentico mito come Roberto Boninsegna, campione di un calcio che non tramonta mai e che ha condotto l'Italia a sfidare il Brasile di Pelé griffando le partite con gol e assist che resteranno nella storia del grande calcio. Grandi figure che hanno portato e portano in alto i valori più veri dello sport e si ritroveranno a Carpenedolo in una serata che si preannuncia fin d'ora assolutamente da non perdere, grazie anche alla splendida cornice musicale proposta dal “nostro” M° Luca Tononi e dalla sua associazione. Luca Tononi autentico vanto insignito lo scorso anno del Carpine d'Argento, ha voluto impreziosire la manifestazione dedicata a Francesco Trigiani. Domenica 11 dicembre, con inizio alle 17 sempre sul palco del Piccolo Teatro, il Carpine d’Argento premierà il lavoro svolto dagli alunni delle scuole medie sul tema “Lo spirito Olimpico”. Una sinergia, quella con la scuola secondaria sotto il cielo dei carpini, che bissa il successo dello scorso anno.


LO SPECIALE PERCORSO DI UN INNAMORATO DELL’ARTE, FRANCO GHIRARDI
                    

Appassionato di arte sin dalla più giovane età, Franco Ghirardi ha saputo trasformare questo suo profondo interesse in un modo di espressione davvero speciale. Carpenedolese doc (nato e residente), ha frequentato per più di dieci anni la Scuola di disegno architettonico e ornato. La sua formazione personale non si è basata sull'Accademia, ma ha seguito un percorso del tutto personale. Dopo essersi avvicinato al disegno ha perfezionato la sua formazione partecipando a diversi corsi ed imparando diverse tecniche. Intorno ai quarant'anni si è avvicinato anche al colore ed è diventato sempre più un artista eclettico passando con la medesima abilità dagli acquarelli alla tempera fino ai colori ad olio. Non si limita a dipingere, ma decide di affrontare anche la scultura, ottenendo in entrambi i casi ampi consensi. Un favore che Ghirardi accoglie mantenendo i piedi ben piantati per terra, come lui stesso ama ripetere a chi gli chiede se si ritiene un artista: "Questa è una parola importante e non posso certo essere io ad utilizzarla per le mie opere. Devono essere gli altri, quelli che guardano i miei lavori, a dire se posso essere considerato tale. Personalmente cerco di trasmettere quello che imparato in tutti questi anni e tento di realizzare qualcosa che soprattutto mi piace e possa piacere a chi lo guarda. Da qui a definirsi artisti però, ce ne vuole. Non bisogna mai esaltarsi e la sola parola "arte" porta con sé cose troppo importanti per potersi autoproclamare artisti. Il giudizio spetta sempre agli altri, io posso solo dare il meglio delle mie capacità".  


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