Mercoledì 18 maggio alle ore 14.30 alla civica biblioteca di via Poli a Montichiari verrà inaugurata la mostra conclusiva del laboratorio esperienziale di arteterapia "Città della salute", condiviso dai pazienti del Centro psicosociale con gli studenti delle due classi quinte del liceo statale delle scienze umane Don Milani.
L'esperienza è stata gestita dall'arteterapeuta Paola Bianchi, dagli operatori del servizio Delia Tosi e Roberto Battaglia e dal prof. Andrea Tiraboschi.
“Ciò che ci ha stupito – raccontano i quattro in una nota - sono stati l'energia e il desiderio di creare con materiali nuovi la città della salute. I pazienti ci hanno sorpreso con la loro capacità di stare nel gruppo e di diventare protagonisti; bravi gli studenti che, pur avendo poca dimestichezza con la malattia mentale, hanno saputo relazionarsi e lasciarsi catturare dalla voglia di sperimentarsi”.
Dopo un lavoro individuale durante il quale ciascuno doveva costruire la propria casa arricchendola all'interno con immagini, frasi, oggetti, ogni gruppo ha realizzato un villaggio. Sui villaggi l'arteterapeuta ha dato un rimando ai piccoli gruppi attraverso la "decodifica artistica" (marchio depositato proprio dall'arteterapeuta). Successivamente il lavoro per classi ha unito i villaggi e costruito una parte della città. Il lavoro finale è stato fatto riunendo le due classi, i pazienti, il docente e gli operatori, con l'obiettivo di creare la "Città della salute".
“Intendevamo parlare in modo alternativo di salute mentale – sottolineano poi - unendo i pazienti e gli alunni che a pieno titolo sono anche cittadinanza attiva, in una esperienza condivisa di recovery. Giovani e utenti ci regalano una città della salute ricca di verde, di acqua, di giochi, di colore, di frasi, di canzoni, paure, sentimenti, emozioni. I suoi abitanti si identificano grazie agli accessori e non per il volto. Girando ci si può imbattere in personaggi e situazioni fiabesche. Ci sono angolini interessanti, scorci armoniosi, piazzette inedite. Puntano l'attenzione su valori come le relazioni affettive, familiari e non, i caldi abbracci, la vicinanza umana, il coraggio, l'amicizia e il desiderio della presenza di un animale domestico. Il senso di appartenenza lo si respira: Le case hanno tutte lo stesso colore, ma mantengono una propria individualità dettata dalla tipologia e quantità di aperture verso l'esterno dalla forma e dalla collocazione nella città, nonché dal contenuto”.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 28 maggio negli orari di apertura della civica biblioteca.
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