BAGNOLO MELLA: SI INTENSIFICA L’IMPEGNO CONTRO LA PROLIFERAZIONE DELLE NUTRIE – NUOVO CALENDARIO PER LO SMALTIMENTO DEI LIQUAMI
Il continuo proliferare delle nutrie e tutti i pericoli legati alla presenza di questo dannoso animale sul territorio sono sempre più al centro dell’attenzione a Bagnolo. In effetti le nutrie, che non sono animali autoctoni e sono stati quindi “importati” in un ambiente non loro (e non hanno quindi un animale loro antagonista in natura), non solo creano ingenti danni all’agricoltura ed al territorio (argini dei corsi d’acqua in primis), ma sono potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo in quanto portatrici sane di malattie (come la lectospirosi ad esempio). Caratteristiche che ne rendono davvero sgradita la presenza, soprattutto se si considera la rapida proliferazione di un animale che ormai ha imparato a “convivere” con le abitazioni umane e che si riproduce più di tre volte l’anno. Le nutrie che si vedono sul territorio bagnolese, infatti, sono sempre più numerose e sono sempre più frequenti i casi di avvistamenti vicini al centro abitato. Proprio per l’insieme di tutte queste ragioni sono in molti, a cominciare dagli agricoltori che vedono il loro lavoro messo a repentaglio da questo temibile animale, a guardare con grande interesse alla “questione-nutrie”, un problema che l’Amministrazione Comunale ha seguito con attenzione costante, ponendolo al centro di ripetuti incontri sia con la Regione Lombardia che con la Provincia di Brescia (la cui soppressione ha portato parecchia confusione in merito all’ente che dispone effettivamente della competenza per agire e per disporre in materia). Dopo parecchi tentennamenti, legati appunto alla fase di transizione che ha coinvolto gli enti locali, una pronuncia del Consiglio di Stato dello scorso marzo ha definitivamente messo in chiaro la situazione, legittimando la Regione ad operare in questa vicenda. Una pronuncia che è stata accolta con un profondo sospiro di sollievo anche a livello locale, visto che il Comune di Bagnolo ha potuto far entrare finalmente in azione, senza ulteriori perdite di tempo, gli operatori faunistici, una squadra di volontari, attualmente composta da oltre trenta volontari. Per comporre questo gruppo nei mesi scorsi sono stati organizzati alcuni corsi, che hanno visto una buona partecipazione ed hanno formato operatori di tipo A, quelli che hanno il porto d’armi, e quelli di tipo B, che non hanno il porto d’armi e possono intervenire solo con gabbie e pistole ad aria compressa. Adesso che molte delle formalità burocratiche che accompagnano l’abbattimento delle nutrie (a cominciare dal loro smaltimento) hanno ormai trovato una loro definitiva disciplina normativa (compreso, appunto, il modo e l’azienda che si occuperà fisicamente dello smaltimento degli animali abbattuti) la caccia per far diminuire questi animali sul territorio è pronta a riprendere a pieno ritmo. Proprio in questo senso il sindaco Cristina Almici ha emesso un’ordinanza con la quale ha affidato al consigliere comunale Giovanni Lanzani, già incaricato a seguire l’agricoltura, il ruolo di capozona degli operatori faunistici. Saranno ora questi volontari a farsi carico di tenere sotto una soglia di controllo il problema delle nutrie, evitando un loro eccessivo proliferare. La loro attività verrà portata avanti in collaborazione con l’ufficio ambiente del Comune e comporrà i dati che elencheranno tutti gli interventi effettuati, gli animali abbattuti, la loro età ed il sesso, dove si trovavano e tutte le altre informazioni che possono essere utili per disegnare un quadro preciso e veritiero sulla presenza delle nutrie a Bagnolo. Grazie alle nuove disposizioni, è stato possibile anche smaltire gli animali che sono stati catturati nei mesi scorsi e che, in attesa delle regole specifiche, si trovavano negli appositi contenitori (freezer) in attesa dello smaltimento. Adesso gli operatori faunistici potranno riprendere a controllare la presenza sul territorio di questo sgradito animale che dopo la riproduzione della scorsa primavera rischia di presentare numeri ancora più allarmanti. Basti pensare quello che solitamente la nutria riesce a fare non solo alle coltivazioni, ma anche al terreno o agli argini dei fiumi, creando buchi difficili da individuare che rappresentano una grave minaccia per la sicurezza stessa dei corsi d’acqua e per gli agricoltori che si trovano a passare in zone che diventano un pericoloso percorso ad ostacolo per i loro trattori. E’ per la consapevolezza dell’importanza di tutte queste problematiche che gli amministratori bagnolesi si sono recati a più riprese in Regione, raggiungendo il positivo risultato di condurre (finalmente) l’intera vicenda delle nutrie su un piano di operatività, ma ottenendo pure un’altra conferma molto importante per gli agricoltori in merito ad un’altra questione molto sentita da tutti gli operatori del settore come lo smaltimento dei liquami. La Regione Lombardia, sentita la relazione degli Amministratori e degli agricoltori bagnolesi, ha infatti annunciato che comunicherà i giorni di novembre e di febbraio nei quali sarà possibile effettuare lo smaltimento dei liquami. Un’operazione che fino a questo momento era vietata nei mesi più freddi dell’anno, da novembre a febbraio. D’ora in poi, rimanendo fermo il divieto per dicembre e gennaio, la Regione Lombardia, consultando le previsioni meteorologiche, comunicherà i giorni di novembre e di febbraio nei quali sarà ammesso effettuare lo sversamento. Anche in questo caso una notizia molto attesa dagli operatori del settore agricolo, che rischiavano di dover fare i conti con scorte in eccesso di liquami da smaltire.
Nessun commento:
Posta un commento