ISLAM... IL FUTURO DELL'EUROPA
Scrivo all’indomani dell’attentato di Londra del 22 marzo scorso per fare alcune riflessioni e considerazioni il cui limite è basato sulle conoscenze e sulle informazioni date dalle televisioni e dai giornali e quindi, probabilmente, su false o incomplete informazioni. E’ una premessa importante e doverosa. Le modalità dell’attentato non sono nuove: un automezzo travolge persone inermi ed alla sua guida si trova un estremista islamico. L’unica differenza, mi pare di intuire, rispetto ad altri simili attentati è il destinatario finale della pazza corsa: non più una corsa “a vuoto”, ma una corsa verso un Palazzo di governo e un tentativo, piuttosto maldestro e pretestuoso, di entrare nel Palazzo con due pugnali in mano. Per alcuni analisti questa “differenza” può sembrare importante se non addirittura dimostrativa della volontà di attaccare al cuore i centri del potere politico. Io che non conosco e non so nulla di strategie terroristiche, mi limito a fare una semplice analisi e ad esprimere un semplice pensiero: questi attentatori sono semplicemente (si fa per dire) dei pazzi furiosi, invasati di religiosità, arrabbiati nei confronti del mondo intero e psicologicamente facilmente malleabili. In sintesi, non mi sembra di vedere in questi fatti una strategia chiara e ben definita di conquista dell’Occidente, ma piuttosto una autonoma macabra ribellione verso un mondo a loro modo di vedere troppo libero, troppo inchinato e prostrato alle cose materiali e troppo lontano dal loro concetto di religione. Quindi massima condanna a questi attentati (e ci mancherebbe altro!), massimo controllo (sino ad ora inesistente) delle persone che predicano odio e violenza nei confronti dell’Occidente, ma nessuna paura ci deve assalire e non dobbiamo cadere nell’errore di attuare una “caccia all’uomo islamico” a prescindere, se non vogliamo innescare una pericolosa guerra di religione all’interno dell’Europa nella quale ne usciremmo sicuramente perdenti. Forse, anzi certamente, dovevamo pensarci prima in quanto le comunità Islamiche sono già ben presenti e ben radicate in Europa come in Italia e lo dico con estrema convinzione, la loro religione, piaccia o non piaccia, sarà la religione del futuro dell’Europa senza considerare che fra non più di vent’anni gli Islamici saranno anche presenti in massa nelle nostre Istituzioni e agiranno secondo le loro idee, giuste o sbagliate che siano. La nostra civiltà, ammettiamolo, è una civiltà da anni in decadenza per il troppo benessere, per la mancanza di moralità, per un concetto di libertà portato all’esasperazione in cui tutto è dovuto e nulla può essere proibito. I doveri sono stati cancellati o interpretati come concetti di derivazione “fascista” e quindi sembra debbano esistere solo i diritti. Non esistono più il Papà e la Mamma ma solo genitore 1 e genitore 2 ed i figli si possono avere anche su ordinazione. I social network ci procurano centinaia di contatti ma non sono in grado di rafforzare e promuovere i rapporti umani per il semplice fatto che si ragiona in termini di numeri di amicizie e non di Amicizie. E così potrei continuare quasi all’infinito. Quando Noi, intesi come razza europea, piano piano spariremo o ci faranno sparire, ecco già pronta l’alternativa: Allah Akbar (Allah è grande). A qualcuno, me compreso, questo finale può non piacere, ma ce lo siamo costruito Noi con la nostra mancanza di mordente, con il nostro egoismo, con l’idea che la vita è una sola e va vissuta intensamente fino in fondo e che i soldi ed il divertimento sono l’unico strumento per poter vivere bene.
Spero che qualcuno mi dimostri che ho detto solo cavolate!!!
Isorella 23 marzo 2017
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