martedì 16 aprile 2019

Intervista ai 5 partecipanti al Progetto "Futuro Sicuro" 2019 - PTG Agenzia Generali Manerbio

Abbiamo intervistato i 5 neolaureati che hanno aderito al primo progetto Futuro Sicuro: Programma Trainee Generali 2019 (PTG). Questi giovani sono alla loro prima esperinza lavorativa.
Come sei venuto/a a conoscenza del bando PTG promosso dall’Ag. Generali di Manerbio e Castiglione? Cosa ti ha spinto/a a candidarti? PAOLA: Mi hanno contattato loro tramite il portale Almalaurea: essendo neolaureata volevo entrare nel mondo del lavoro e questa mi è sembrata la solzuione ottimale. 
DAVIDE: Ho inserito la mia candidatura nel sito di Generali e mi hanno proposto questo progetto.
JOSEPH: Sono stato contattato dall'ufficio selezione di Manerbio e ho deciso di candidarmi in quanto ho avuto fin da subito l'impressione che si trattasse di qualcosa di nuovo come percorso formativo, specialmente in ambito assicurativo. Interessante era la previsione di affiancare tutti i rami aziendali, sia dal punto di vista dei servizi al cliente che ammistrativo. In particolare ho trovato che fosse una buona occasione per conoscere a fondo la realtà aziendale di Manerbio, ma soprattutto per esplorare quali potessero essere le mie propensioni rispetto a questa professione e le possibili specializzazioni.

Qual è stato il primo impatto nell’entrare in gruppo così grande come Generali e nello specifico nell’Ag. di Manerbio, che conta più di 70 collaboratori. Difficoltà? PAOLA: Assolutamente no. È un ambiente molto dinamico e coeso. Fin da subito, ci hanno fatto sentire parte integrante della loro “famiglia”. 
DAVIDE: È stato molto positivo perchè ho trovato un ambiente unito e consolidato. 
RODERICO: No, tutto lo staff si è dimostrato accogliente e disponiblie.

Come è strutturata la tua giornata tipo.  GIULIA: Dopo il teamwork, raggiungiamo il responsabile al quale siamo stati affidati per lo studio dei prodotti assicurativi. Sucessivamente è previsto un feedback con una delle respononsabili del progetto. Nel pomeriggio, assistiamo agli appuntamenti dei responsabili con i clienti.
JOSEPH: Una cosa che ho imparato in questo breve periodo di primo inserimento è che non esistono giornate tipo! La professione di assicuratore richiede sicuramente una buona elasticità, sia nella gestione degli imprevisti che nel venire incontro alle esigenze del cliente.

Cosa sapevi fare prima di cominciare e cosa no. 
RODERICO: Non avevo formazione specifica per il campo assicurativo ma solo una buona predisposizione per il contatto con le persone.

In che misura, secondo te, hai contribuito alla crescita dell’azienda? Creatività? Tecnologia? Business?  PAOLA: Sicuramente, essendo giovane ed alla prima esperienza, penso di aver contribuito più sotto l’aspetto della creatività, cercando di innovare alcuni ambiti assicurativi più di altri, proponendo idee nuove non influenzate da nessun’latra esperienza pregressa. 
RODERICO: Apportando una visione di tipo umanistico al campo assicurativo.
JOSEPH: Credo sia presto per decretare quale sia il mio contributo a questa realtà. Sicuramente posso dire che il progetto ha posto delle basi interessati per proseguire con una collaborazione, e degli spunti per valutare quale potrebbe essere il mio valore aggiunto in azienda. Credo a questo proposito che mi presterei bene nel definire e portare avanti il nuovo ruolo di "life planner".

“Si cercano persone intraprendenti, che amano l’innovazione, il lavoro in team, gli obiettivi sfidanti..." ti ritrovi in questa definizione? Cosa ti offre Generali per supportarti nel lavoro?  PAOLA: Sì, mi ritrovo in questa definizione: desiderosa di mettermi in gioco! E penso che Generali mi stia offrendo tutti gli strumenti per poter affrontare al meglio questa esperienza. 
DAVIDE: Sì mi ritrovo soprattutto per quanto riguarda l’aspetto del lavoro in team e l’idea di migliorare la qualità della vita delle persone. Questo perchè caratterialmente ho forte vocazione empatica a legare con le persone. 
RODERICO: È una delle ragione per le quali ho accettato questa candidatura. Generali fornisce una formazione sia della persona che dei prodotti assicurativi.

Quanto deve essere attenta al cliente, secondo te, l’agenzia assicuratrice? Con che strumenti può migliorare?  RODERICO: È un aspetto che l’agenzia sta tentando di implementare.
JOSEPH: L'importanza della capacità di ascolto da parte di un'agenzia assicurativa è indiscutibile. La vera differenza la fa chi è in grado di portare una consulenza che sia effettivamente ritagliata sulle esigenze del cliente, oltre che canali di comunicazione facilmente accessibili per ogni evenienza di carattere assicurativo. Un buon modo per conseguire l'efficacia della consulenza l'ho riscontrato nella filiale di Manerbio, dove la colonna portante è un personale altamente specializzato in ciascun ramo assicurativo, in grado quindi non solo di consigliare, ma anche di formare il cliente riguardo il funzionamento delle proposte assicurative e le loro implicazioni normative.

Quanto vale la componente social in un’agenzia di assicurazioni? 
DAVIDE: L’aggiornamento costante porta ad un’apertura mentale tale da rompere le barriere del pregiudizio e sensibilizzi il cliente al suo bisogno.

Manca meno di un mese al termine del percorso: cosa ti rimarrà? Quali aspettative?  PAOLA: Ricorderò, in particolare, la voglia di Generali Manerbio di investire nell’innovazione e l’importanza che danno al supporto dei neolaureati, spesso snobbati in altre realtà. 
DAVIDE: Mi rimarrà per sempre questa esperienza sia dal punto di vista umano che lavorativo: ho avuto la fortuna di collaborare con persone professionali e preparatissime nel loro campo. Le aspettative sono tante e positive. 
JOSEPH: Questo percorso è un'ottima esperienza formativa a prescindere dalle decisioni a cui porterà. Mi ha dato la possibilità di toccare con mano una mansione che richiede costantemente di mettersi in gioco e di uscire dalla propria "comfort-zone", stimolandomi a prendere iniziative, in particolare per chi come me è alla prima esperienza. Proseguire questo percorso è un'opzione per me molto valida, che porterebbe a frutto questi 3 mesi di preparazione e di apprendimento di questa realtà. 

Rifaresti la candidatura? 
PAOLA: Sì, in quanto si tratta di un’ottima opportunià per coloro i quali hanno appena terminato gli studi e han voglia di mettersi in gioco, ponendo attenzione all’innovazione e alla creatività. 
DAVIDE: Molto volentieri. 
GIULIA: Certamente, l’esperienza mi ha arricchito culturalmente e mi ha liberato da pregiudizi sbagliati. 
RODERICO: Sicuramente sì.
JOSEPH: Certo!

Da sinistra: Roderico (27 anni, Master di primo livello in Public History), Davide (origini liguri, studi in Ingenieria Nautica a La Spezia e triennale in Economia a Pisa), Giulia (25 anni di Castegnato, laurea in Giurisprudenza), Paola (22 anni di Travagliato, laurea in Scienze della Comunicazione) e Joseph (nato a Brescia, liceo scientifico linguistico e poi laurea triennale in Economia alla Bicocca di Milano).

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