giovedì 2 gennaio 2014

La Tares a Bagnolo è...un po' più semplice!


IL COMUNE DI BAGNOLO MELLA HA ISTITUITO IL “FONDO PER LA MITIGAZIONE DEL PASSAGGIO DA TARSU A TARES”

L’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella ha deciso di attivarsi per rispondere in modo concreto ai diffusi malumori dei cittadini di fronte ai nuovi e più pesanti esborsi imposti da due sigle che tutti gli italiani hanno cominciato a conoscere bene nel 2013 come Tares e Imu. E’ nato così il “fondo di mitigazione del passaggio da Tarsu a Tares”, che è stato indirizzato direttamente verso alcune categorie colpite in modo particolare dalle nuove tariffe. “Con le decisioni prese dal Governo centrale in merito all’Imu e alla Tares – è la spiegazione del sindaco Cristina Almici – i Comuni si sono trovati a dover interpretare lo scomodo ruolo di esattori, finendo per chiedere somme che poi sono andate interamente a Roma ai cittadini e ricevendone, di conseguenza, le giuste lamentele. Critiche che hanno una loro precisa ragion d’essere, soprattutto se si considera che alcune categorie produttive hanno subito un colpo davvero duro da questa nuova imposizione. E’ per questo che la nostra Amministrazione ha voluto intervenire, cercando di offrire un sostegno, senza perdere tempo, a quelle categorie che veramente rischiano di andare in difficoltà a causa degli aumenti delle tasse”. Aumenti che lo stesso Comune di Bagnolo ha cercato di contenere al massimo: “I tagli ai trasferimenti statali – prosegue la stessa Almici – sono stati a dir poco pesanti, ma, nonostante questo, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di gravare il meno possibile sulle tasche degli abitanti di Bagnolo. Nel caso dell’Imu, ad esempio, abbiamo deciso di confermare per il 2013 le aliquote che sono state deliberate l’anno precedente e ci siamo fatti carico di coprire i minori trasferimenti erariali senza ulteriori aggravi per i cittadini. Merita di essere segnalato anche il fatto che entro il 9 dicembre i Comuni avevano la possibilità di aumentare l’aliquota per la prima casa. Noi abbiamo scelto di non farlo. Una situazione simile vale per la Tares, la nuova tassa sui rifiuti che ha preso il posto della Tarsu e che deve assicurare la copertura integrale del costo del servizio (ripartito fra le famiglie e le attività). A tal proposito è doveroso sottolineare che per quel che riguarda il nostro paese la quantificazione di questa nuova tassa si basa obbligatoriamente sui rigidi tariffari ministeriali del ’99. Uno specifico obbligo che è stato imposto per il nostro Comune, purtroppo, vista l’impossibilità di calcolare in modo puntuale le tariffe e questo perché le precedenti Amministrazioni negli anni passati non hanno mai fatto il passaggio dalla Tarsu alla Tariffa di Igiene Ambientale. Negli anni 2000, in effetti, anche il Comune di Bagnolo Mella avrebbe dovuto passare gradualmente alla TIA, con aumenti diluiti negli anni, ma questo non è mai stato fatto, con le sgradite conseguenze che adesso tutti possiamo vedere. Per il 2013, dunque, ogni utente ha dovuto versare, oltre alla tassa calcolata in questo modo, il 3,80% a favore della Provincia di Brescia e una somma pari a 30 centesimi di euro al metro quadrato da versare direttamente allo Stato. Un esborso sicuramente pesante, soprattutto in un periodo di crisi generale come quello che stiamo attraversando. Sono quindi più che comprensibili le lamentele dei cittadini in generale e di alcune attività produttive in particolare”. Realtà, queste ultime, che rischiano di dover affrontare un nuovo colpo non facile da assorbire per il prosieguo della loro attività e proprio questa osservazione ha spinto il Comune di Bagnolo a darsi da fare: “La nostra Amministrazione – informa Cristina Almici - ha adottato tutti i possibili correttivi per rendere più equa e meno gravosa l’applicazione della nuova tariffa. Abbiamo cercato, tra l’altro, di non gravare troppo pesantemente sulle utenze domestiche, utilizzando i coefficienti minimi di produzione di rifiuto per metro quadrato per le attività maggiormente penalizzate. Nonostante tutti questi provvedimenti, purtroppo, è innegabile che l’impatto su alcune categorie si è rivelato comunque molto oneroso. Per ascoltare i problemi di queste categorie e per tentare di venire loro incontro abbiamo così voluto istituire il “Fondo per la mitigazione del passaggio da Tarsu e Tares per l’anno 2013”, uno strumento che abbiamo messo a disposizione di alcune categorie che sono state particolarmente colpite da queste nuove tariffe. Nel dettaglio abbiamo suddiviso i destinatari di questo intervento in quattro famiglie, comprendenti rispettivamente ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub, mense, birrerie e paninoteche/amburgherie, bar, pasticcerie e caffè e, infine, pescherie, negozi di ortofrutta, di fiori e piante e di pizza al taglio. Tutte realtà che devono fare i conti con tariffe di sicuro rilievo e che, quindi, possono rivolgersi agli uffici comunali per ricevere tutte le informazioni desiderate. Insieme speriamo di poter far fronte nel migliore dei modi a questa delicata situazione che si è venuta a creare e che rischia seriamente di minacciare tantissimi posti di lavoro ed altrettante attività produttive del nostro territorio. In un momento così difficile – termina il sindaco della cittadina della Bassa - il Comune di Bagnolo ha deciso di non cercare soltanto di mantenere ai minimi consentiti le tariffe, ma di schierarsi al fianco delle realtà economico/produttive del territorio per cercare di trovare insieme la strada giusta per riuscire a superare anche questa problematica”.       
            


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