martedì 18 novembre 2014

Fontanile sotto indagine tra Bagnolo e Montirone

SI INDAGA SU UN’AREA DI 500 METRI QUADRATI TRA BAGNOLO E MONTIRONE


In merito alle voci allarmistiche che si sono diffuse nei giorni scorsi in merito al fontanile dell’Arrigo, per una zona che comprende area privata e demaniale praticamente al confine tra Montirone e Bagnolo, Cristina Almici, sindaco di quest’ultima località nel cui territorio si trova il terreno interessato ha voluto diffondere alcune precisazioni: “Ad ogni discorso premetto che sull’area in questione stanno indagando i Noe e l’Arpa. Essendo dunque in corso un’attività investigativa della Polizia Giudiziaria siamo certi che saranno proprio le autorità competenti a fornirci un quadro preciso e dettagliato della situazione, fornendo anche quei dettagli che, almeno per il momento, non sono in possesso di nessun altro. Detto questo, per amor di verità è comunque doveroso fornire alcune precisazioni a quanto è stato detto. In primo luogo l’area sulla quale si indaga misura 500 metri quadrati ed è larga 25 metri. Non si tratta di area che appartiene al Comune di Bagnolo, ma è suddivisa tra una parte demaniale (e quindi dello Stato) ed un’altra che appartiene a privati. Inoltre i reati per i quali si sta indagando sono “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” e “abbandono e deposito incontrollato di rifiuti”. Questo – ha proseguito la Almici - per precisare alcune inesattezze che hanno trovato facile diffusione in questi giorni. Adesso sono in corso tutte le verifiche del caso, portate avanti dalle autorità competenti. Per quel che ci riguarda stiamo vigilando con particolare attenzione sulle questione e stiamo seguendo con ovvio interesse l’analisi dei luoghi che viene effettuata dall’Arpa. Vorrei però anche aggiungere che non si tratta di una situazione che è caduta come un fulmine a ciel sereno sulla nostra Amministrazione e né, tanto meno, ci ha colto impreparati. E’ giusto rimarcare che sin dal suo insediamento questa Amministrazione si è distinta per la coerenza ed il coraggio con i quali si è fatta carico di tutte le situazioni di criticità ambientale del territorio bagnolese esistenti, dall’ex Consorzio all’area della Sheraton, dall’area dell’Italghisa a quell’Italfond, dagli sversamenti di liquami nel Garza al recupero dei fontanili, sino a comprendere un’ampia opera di monitoraggio che nello stesso tempo ha fornito un quadro preciso ed ha informato sulla reale situazione la popolazione. Tutti interventi, è bene rimarcarlo, che sono stati condivisi ed autorizzati dalle autorità competenti e che sono stati portati avanti avendo sempre a cuore la tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini e quella del nostro territorio. Probabilmente questa stessa sensibilità non c’è stata in passato…”. In questa nutrita “agenda di lavoro” si è ora inserita pure la questione del fontanile dell’Arrigo che è ora sotto la lente di ingrandimento della Polizia Giudiziaria e che è partita da una segnalazione di privati residenti nell’attiguo Comune di Montirone ed ha portato al verbale di sequestro dell’area interssata dello scorso 23 ottobre: “Segnalazione di privati che ha dato il via alle indagini che fino a questo momento non hanno portato all’accertamento di reati e nemmeno un possibile grado di inquinamento. Al contrario, è giusto evidenziare che il fontanile oggetto di indagine per fatti che dovrebbero risalire ancora agli Anni Ottanta, è dismesso ormai da tempo e che il reticolo idrico è al di fuori della rete comunale. Non c’è quindi il pericolo di inquinamento per la nostra falda. Adesso dobbiamo attendere lo svolgimento delle indagini che avranno innanzitutto il compito di analizzare il tipo di rifiuti che sono stati ritrovati sul luogo per proseguire poi nel determinare come si sono svolti i fatti. Direi quindi di non aggiungere troppe parole che rischiano di venire lanciate più o meno a vuoto all’esterno. L’atteggiamento più costruttivo e propositivo che si può tenere in una situazione del genere è quello di vigilare e seguire con la massima attenzione le indagini delle autorità competenti, valutando proprio in base a quello che emergerà quelle che saranno le azioni da adottare. Il tutto, naturalmente, tenendo ben chiara quella che è sempre stata la linea guida di questa Amministrazione che si spesa senza mai tirarsi indietro per tutelare la salute dei cittadini e del territorio”.


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