giovedì 10 agosto 2017

PONTEVICO: IL SIGILLO DELL'AQUILA PER IL GRUPPO CINOFILO

IL GRUPPO CINOFILO DI PONTEVICO HA RICEVUTO IL SIGILLO DAL SINDACO DELL’AQUILA


Il Gruppo Cinofilo “Madonna della strada” di Pontevico è senza dubbio uno dei più illustri in Italia. Uno dei primi ad iniziare la propria benemerita attività e capace di raccogliere una lunga serie di premi. Una nutrita schiera di riconoscimenti che nei giorni scorsi è stata ulteriormente arricchita da un’attestazione di particolare significato. In effetti il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha consegnato al Gruppo Cinofilo pontevichese e ai due cani che sono rimasti in attività il sigillo della città. Un modo solenne per dire grazie ai volontari e ai loro animali che in occasione del tragico terremoto che nel 2009 ha colpito la città abruzzese dopo sole dodici ore erano giù sul luogo per portare il loro aiuto. La tempestività, del resto, è fondamentale per i gruppi cinofili che possono offrire la loro preziosa collaborazione nella ricerca delle persone scomparse e sommerse dalle macerie al massimo nei primi due giorni dopo il sisma. Nel consegnare le chiavi delle città ai volontari il sindaco Biondi ha ribadito la soddisfazione e la gratitudine sua e dei suoi concittadini nel momento di offrire un simile riconoscimento a chi, senza perdere tempo prezioso, si è messo subito a disposizione ed ha voluto offrire il suo aiuto in un evento drammatico come il terremoto che ha ferito l’Aquila otto anni fa. “Un dramma per la nostra comunità e per tutte le persone che hanno perso la vita, i loro cari, le loro abitazioni e tutto quello che avevano di più caro. Nello stesso tempo, possiamo però ribadire con una cerimonia come questa di avere trovato nuovi amici preziosi”. Un attestato che ha riempito di soddisfazione tutto il gruppo guidato dal comandante Aldo Taietti ed ha ribadito una volta di più le grandi capacità lavorative ed umane dell’associazione che ha cominciato la sua attività tra le prime in tutta Italia all’inizio degli Anni Ottanta: “A L’Aquila – conferma il comandante Taietti – siamo andati con una dozzina di volontari e i loro bravissimi animali. Molti di questi cani, purtroppo, da allora sono morti e solo due sono ancora in attività ed erano con noi in Abruzzo a ricevere il sigillo della città. In tutti questi anni abbiamo ricevuti molteplici premi, ma quello che ci è stato consegnato a L’Aquila ci ha riservato notevole emozione”. Proprio con tanta emozione ancora negli occhi lo stesso Taietti ricorda poi alcune delle benemerenze che il Gruppo Cinofilo “Madonna della strada” di Pontevico e i suoi splendidi cani hanno ricevuto in tutti questi anni: “Ci dedichiamo insieme ai nostri cani alla ricerca delle sostanze stupefacenti, alla rimozione delle macerie e al ritrovamento delle persone. Un compito che sin dall’inizio del nostro cammino seguiamo con grande impegno e professionalità, come dimostra l’occhio di riguardo che dedichiamo in modo costante alla formazione. Fortunatamente è quasi difficile indicare tutti i premi, anche molto prestigiosi, che abbiamo ricevuto in questi anni. E’ stata una lunga sequela di riconoscimenti, da quello che ci è stato attribuito dal Parlamento Europeo a quello della Regione Sicilia, da attestati individuali, come quello che mi è stato attribuito alla carriera, al “Premio Internazionale fedeltà del cane” di San Rocco di Camogli, il più illustre al mondo nel settore che lo scorso anno ad agosto è andato a Brenda, un nostro fantastico animale che è mancato proprio per il generoso lavoro svolto. Le chiavi delle città de L’Aquila che abbiamo ricevuto – termina il comandante Taietti – rappresentano comunque uno stimolo di particolare rilievo per il nostro gruppo cinofilo e per i suoi volontari. Un premio che ci offre nuova volontà per portare avanti il compito che ci siamo prefissati di condurre insieme ai nostri cani, diffondendo i valori e gli ideali nei quali crede da sempre il gruppo cinofilo di Pontevico. Un percorso che ci ha messo in stretto contatto con tantissime persone ed altrettante situazioni, che ci ha consentito di creare nuovi, saldi vincoli di amicizia e che, nello stesso tempo, ha fatto conoscere il nome di Pontevico in tutta Italia e non solo”.       

         

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