venerdì 19 gennaio 2018

GHEDI: NO AL BULLISMO NELLE SCUOLE

GHEDI: I GIOVANI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA NELLE SCUOLE PER CONTRASTARE IL BULLISMO


Il gruppo dei giovani che fanno parte della Croce Rossa Italiana offre con entusiasmo e tanta volontà un importante contributo alla benemerita causa delle celeberrima associazione internazionale. Ragazzi che vanno dai 14 ai 18 anni e che, in quanto minorenni, non partecipano ancora ai servizi in ambulanza, ma, nonostante questo, si distinguono in diverse attività che vengono organizzate e portate avanti nell’egida della Croce Rossa. Una preziosa “risorsa” che guarda soprattutto verso il futuro e cerca di dare il proprio apporto in modo specifico contribuendo a creare e a diffondere una cultura che possa valorizzare gli ideali della Croce Rossa e rendere sempre più attiva la cittadinanza in merito alla filosofia del dono e del servizio che rappresentano i capisaldi dell’intenso impegno che viene portato avanti pure dal Comitato di Ghedi. Una realtà presente ormai da tanti anni sul territorio e che in questo lungo periodo ha sempre saputo distinguersi per i servizi resi all’intera comunità e a tutte le persone che si trovavano in stato di bisogno. Proprio in questo senso ha preso forma un progetto che vedrà protagonisti i giovani volontari della Croce Rossa Italiana e metterà in stretto contatto con il mondo della scuola. Un’iniziativa che ha alla base l’accordo stipulato dal Miur e  dalla Croce Rossa Italiana, che ha offerto a quest’ultima una corsia preferenziale per entrare nelle scuole italiane. Proprio prendendo spunto da questa premessa ed in seguito ai fruttuosi incontri intercorsi con i vertici dell’Istituto d’Istruzione Capirola sin dalla ripresa dell’attività dopo le vacanze natalizie e di fine anno, i giovani del Comitato di Ghedi della Croce Rossa porteranno nelle scuole il “Progetto di contrasto al bullismo”. L’iniziativa, come sintetizzato dal consigliere Stefano Ciracì in rappresentanza degli stessi giovani nel programma presentato alla dirigente scolastica Ermelina Ravelli e alla referente delle sede associata di Ghedi, la professoressa Valentina Marafioti, sarà costituita da una serie di incontri con gli studenti delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di secondo grado ghedese. Più in particolare sono stati previsti tre incontri di circa due ore rivolti a ciascuna classe, che si terranno la mattina del sabato dal 10 febbraio sino a maggio. Nel corso di questi appuntamenti, che saranno tenuti dagli stessi giovani volontari della Croce Rossa Italiana (molto vicini per età agli studenti ai quali si rivolgono) e che vedranno anche un intervento del sindaco Lorenzo Borzi e dell’assessore alla pubblica istruzione Alice Vighi, si cercherà di dare un contributo concreto ad una analisi seria ed approfondita di un fenomeno sempre presente e temibile come il bullismo, offrendo al tempo stesso le informazioni e la consapevolezza necessarie per combatterlo in modo efficace. L’idea di fondo è quella di presentare e di diffondere tra gli studenti “buone pratiche” che possono ostacolare e prevenire un fenomeno tanto odioso quanto pericoloso come il bullismo. Un problema che è presente nelle scuole del giorno d’oggi anche se in troppi fingono di non accorgersene o non se ne sentono toccati. Proprio per delineare un quadro efficace dell’intera situazione il programma previsto per i tre incontri prenderà il via con un primo appuntamento durante il quale i giovani della CRI presenteranno innanzitutto loro stessi e il progetto. Subito dopo si passerà ad un gioco per favorire la conoscenza tra tutti i presenti e si proseguirà con un’attività destinata a far conoscere il fenomeno del bullismo e quello che ciascuno conosce di questo problema. Il primo incontro si chiuderà con uno spazio dedicato ad una rappresentazione teatrale, che, guidata dai giovani della Croce Rossa, cercherà di far comprendere agli studenti la vera natura del bullismo. Il secondo incontro prenderà il via da una serie di giochi che avranno il compito di stimolare gli studenti a formare e ad esprimere il loro pensiero sul bullismo. Un fenomeno che in seguito verrà “raccontato” attraverso immagini e diventerà poi l’oggetto di una serie di slogan e di filmati che saranno creati proprio dagli scolari del “Capirola”. Il terzo ed ultimo incontro, infine, inizierà con la visione degli audiovisivi realizzati dagli studenti nella riunione precedente e si concluderà con la discussione sui temi sollevati: “Sarà questo il modo finale – è la conclusione di Stefano Ciracì – per analizzare nel modo più approfondito un fenomeno che sta dilagando nelle nostre scuole come il bullismo, lanciando al tempo stesso un messaggio positivo per migliorare la nostra società e per mettere a disposizione di tutti gli interessati nuovi, efficaci meccanismi di difesa”.                              


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