venerdì 7 settembre 2018

GHEDI HA SALUTATO DON MORANDINI E IL BRIGADIERE POTERE

Con un vero e proprio abbraccio prima della seduta del Consiglio Comunale la comunità di Ghedi ha voluto salutare e rendere omaggio a due figure che hanno ormai concluso la loro esperienza nella cittadina bassaiola. A nome di tutta la popolazione, infatti, il sindaco Lorenzo Borzi ha voluto trasmettere un sincero ringraziamento al parroco, monsignor Gianmario Morandini, e al brigadiere dei Carabinieri Giovanni Potere che per raggiunti limiti d’età stanno per congedarsi da Ghedi. Un saluto carico di emozione, visto quello che entrambi sono riusciti a “seminare” durante la loro lunga permanenza in territorio ghedese. Monsignor Morandini è al passo d’addio alla Parrocchia di Ghedi dopo diciotto anni: “Sono stato in mezzo a voi da minorenne, adesso che sono diventato maggiorenne posso andarmene. Ringrazio tutti quelli (e sono stati tanti) che hanno collaborato in questi anni. Visto il luogo dove ci troviamo consentitemi di riservare un ringraziamento particolare all’ufficio anagrafe del Comune. Quando c’era da preparare qualche documento mi scappava sempre un errorino. Loro sono stati sempre molto pazienti nel controllare e nel controllare le mie imprecisioni”. Ancora più lunga la permanenza di Giovanni Potere, barese d’origine, che è giunto a Ghedi da Cremona e dopo oltre 32 anni raggiunge la meritata pensione da brigadiere capo, lasciando un ricordo molto importante: “Sono stato qui 32 anni e quattro mesi (perché contano anche quelli) e posso dire che siete diventati la mia famiglia. Siamo cresciuti insieme e c’è stato un rapporto di fiducia e di collaborazione che è durato dal primo all’ultimo giorno. Adesso entrerò nel fila dei Carabinieri in congedo, ma continuerò a vivere qui, in mezzo a voi, e ad essere a disposizione di questa comunità”. Proprio a nome della comunità il sindaco Borzi, prima di passare la parola a tutti i consiglieri comunali, ha voluto sintetizzare i sentimenti con i quali i ghedesi si apprestano a salutare due personaggi così importanti della loro vita quotidiana: “E’ arrivato il momento dei saluti, ma posso garantirvi che Ghedi riserverà sempre un pensiero di gratitudine a ciascuno di voi. Il vostro esempio, la vostra serietà e quello che siete riusciti a fare negli anni che avete dedicato alla nostra comunità rimarranno un bene prezioso per l’intera comunità ghedese e, in particolar modo, per chi è cresciuto insieme a voi. In casi di questo genere le parole non bastano per raccontare quello che si vorrebbe dire: grazie a don Gianmario e a Giovanni che adesso sono nostri amici pur senza rivestire cariche particolari nel nostro territorio. Quello che entrambi hanno costruito in mezzo a noi in questi anni rimarrà al di là dello scorrere del tempo”. Nell’occasione è intervenuto per portare il suo saluto al brigadiere capo Potere anche il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Verolanuova (dalla quale dipende Ghedi), Tedros Cristian Comitti Beré: “Sono contento di rendere pubblico in questa serata il giudizio che, come tutti gli anni, nella mia veste di comandante, ho redatto sul brigadiere Potere per l’ultima volta. Ho espresso tutta la mia stima ed il vivo apprezzamento per una persona seria, leale e determinata che ha saputo svolgere un ottimo lavoro. Una figura di questo genere ci mancherà senza dubbio!”. Gli abbracci tra tutti i presenti e gli occhi lucidi di tante persone accorse appositamente nella Sala Consiglio del Comune di Ghedi hanno poi calato il sipario su una serata che ha voluto sintetizzare l’affetto e la gratitudine dei ghedesi per il modo con cui don Morandini e il brigadiere Potere si sono spesi in tutti questi anni senza mai risparmiarsi per quella che per sempre sarà la loro comunità.                                                                                                  


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