martedì 4 febbraio 2014

A Bagnolo si parla di tasse

BAGNOLO: IL PASSAGGIO DALLA TARSU ALLA TARES RICHIEDE REGOLE E SITUAZIONI PRECISE


Il passaggio dalla Tarsu alla Tares a Bagnolo Mella ha creato non poche preoccupazioni. La nuova tassa, istituita dal Governo centrale, deve assicurare la copertura integrale del servizio e questo ha finito per comportare aumenti anche piuttosto considerevoli per alcune categorie produttive (commercianti e ristoratori in primis), che hanno subito fatto sentire la loro voce. Una situazione che, come spesso capita in simili circostanze, è stata accompagnata da notevole confusione e dalle voci più disparate (compresa quella di chi ha cominciato a richiedere un impraticabile ritorno alla Tarsu, che all’improvviso ha perso tutte le connotazioni del passato, trasformandosi in una sorta di panacea da tutti i mali). L’Amministrazione Comunale, grazie anche all’impegno costante dei propri funzionari, non si è fatta trovare impreparata da una evenienza così delicata ed ha deciso immediatamente di istituire il “Fondo per la mitigazione del passaggio da Tarsu e Tares per l’anno 2013”, uno strumento che la Giunta guidata dal sindaco Cristina Almici ha voluto mettere a disposizione delle categorie che sono state maggiormente colpite da queste nuove tariffe. Nel dettaglio sono stati messi a disposizione oltre 33.000, che verranno suddivisi tra quattro “famiglie”, comprendenti rispettivamente ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub da una parte, mense, birrerie e paninoteche/amburgherie dall’altra, bar, pasticcerie e caffè nella terza e, infine, pescherie, negozi di ortofrutta, di fiori e piante e di pizza al taglio. Il tempo utile per presentare le domande per poter usufruire di questo beneficio, valido in un primo momento fino a metà gennaio, è stato in seguito prolungato fino a venerdì 31 ed in seguito l’Amministrazione Comunale ha scelto di “mantenere aperta” anche oltre la porta per eventuali ritardatari. Tutto questo senza dimenticare le specifiche riunioni che si sono tenute in Municipio e che hanno messo di fronte gli operatori commerciali e i funzionari comunali che hanno così spiegato il lavoro portato avanti per valorizzare criteri di equità della tassazione e per risolvere le numerose situazioni anomale che sono emerse proprio per mezzo di questo controllo meticoloso e prolungato. Confronti e riflessioni che non sono riusciti a cancellare le critiche rivolte alle leggi dello Stato, che spesso hanno generato confusione e dubbi in materia, puntando nello stesso tempo su un sistema come quello della Tarsu che, in modo del tutto discutibile, abbinava il pagamento della tassa per i rifiuti a due variabili come l’area e i residenti (con la conseguenza, ad esempio, di far pagare cifre onerose a persone che vivevano da sole in case grandi, sicuramente superiori a quelle richieste a nuclei famigliari numerosi, ma risedenti in abitazioni dalle metrature ridotte). Contraddizioni alle quali si è cercato di porre rimedio con l’introduzione della Tares, la cui linea guida è stata quella di legare un maggior pagamento ad una maggiore produzione di rifiuti. Tutto questo, però, a Bagnolo ha dovuto fare i conti con un’ulteriore aggravante, l’impossibilità di calcolare in modo puntuale le tariffe. Un problema alla base di molti di questi rincari, visto che negli anni 2000 anche il Comune di Bagnolo Mella avrebbe dovuto passare gradualmente alla TIA, con aumenti diluiti negli anni, ma questo non è mai stato fatto. Al contrario i controlli che si stanno portando avanti in questo periodo stanno evidenziando molteplici situazioni anomale, che a causa di un accatastamento impreciso o addirittura mancante hanno visto alcune persone pagare molto meno di quello che sarebbe stato giusto, mentre d’altra parte ce ne sono state altre che hanno pagato più del dovuto. Queste carenze, unite alla filosofia disomogenea della Tarsu, hanno creato una situazione davvero confusa, alla quale stanno cercando di ovviare l’Amministrazione Comunale e i funzionari del Comune di Bagnolo. In questo senso qualsiasi posizione deve prendere spunto dal superamento dei criteri del passato e approdare al concetto, finalmente inserito nella normativa vigente, del “chi più inquina più paga”. Messi dunque da parte gli errori del passato, che hanno portato ad un grave squilibrio nei pagamenti, l’unica strada percorribile è quella di riportare la certezza in tutte quelle situazioni che purtroppo non sono mai riuscite ad averla dagli inizi degli Anni Duemila. Un obiettivo che, proprio per togliere fino in fondo errori ed ambiguità del passato, passa attraverso una via quasi obbligata, quella di prendere in mano caso per caso e disegnare con un lavoro certosino il quadro completo della situazione (ed in primis delle utenze non domestiche). Un grande impegno che certo non cancellerà gli aumenti imposti dalle nuove norme, ma che, nello stesso tempo, garantirà (finalmente) equità e legherà il pagamento ai rifiuti effettivamente prodotti. Per tutte quelle attività che dovranno fare i conti con esborsi piuttosto impegnativi, interverrà poi il “Fondo per la mitigazione del passaggio da Tarsu e Tares per l’anno 2013” che il Comune di Bagnolo Mella ha scelto di mettere a disposizione di chi ne farà richiesta per evitare che in un periodo di crisi generale e diffusa come quello che stiamo attraversando ulteriori oneri come quelli imposti dalla Tares finiscano per infliggere il colpo definitivo ad attività commerciali ed imprenditoriali che, invece, devono proseguire nel loro cammino e ritrovare quella fiducia nel futuro che può venire anche da una corretta sistemazione di tutte queste posizioni che si trascinano nell’imprecisione e nell’approssimazione ormai da troppi anni.                

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