venerdì 2 maggio 2014

A BAGNOLO IL GRANDE TENNIS

IL GRANDE TENNIS TORNA A BAGNOLO, UN SOGNO CHE DIVENTA REALTA’


L'obiettivo cullato più o meno segretamente dagli organizzatori è particolarmente ambizioso. La strada percorsa per cercare di realizzarlo è quella semplice destinata a salire un gradino alla volta. E' questa l'atmosfera che accompagna il "Trofeo Dream Car", torneo di seconda categoria open che si svolgerà sui campi in terra rossa del Circolo Tennis di viale Europa a Bagnolo dal 10 al 18 maggio. Si tratta della seconda edizione di quella che, in origine, era stata definita una "sfida da far tremare i polsi" che i dirigenti del sodalizio bagnolese hanno però deciso di accettare e di portare avanti con un dosato mix di entusiasmo e determinazione. Una competizione che ha preso il via lo scorso anno, proprio in concomitanza con il forfait di una grande classica come il "Memorial Savoldì e Cò", il torneo internazionale che per un lungo periodo ha fatto di Manerbio la patria del grande tennis. Un'assenza davvero "dolorosa", che ha creato un vuoto nel quale hanno deciso con notevole coraggio di  gettarsi gli organizzatori del torneo di Bagnolo. L'idea alla base dell'ambizioso progetto è stata sin dall'inizio quella di portare il tennis di alto livello in terra bagnolese e di dare vita ad una manifestazione in grado di durare a lungo pure in un periodo di diffuse difficoltà come quello che stiamo attraversando. Nel 2013 la prima edizione, nonostante tutti i timori che accompagnano le "prime volte", si è svolta veramente nel migliore dei modi, sia a livello organizzativo che per quel che concerne lo spettacolo offerto sul campo dai protagonisti giunti da tutta Italia e non solo. Un precedente di buon auspicio, posto alla base di questo appuntamento che prenderà il via sabato 10 maggio per concludersi domenica 18. Il montepremi in palio per il vincitore è di 2.500, ma quella che merita di essere sottolineato in questi ultimi giorni di vigilia è la volontà degli organizzatori di dare vita ad una manifestazione in grado di crescere anno dopo anno, magari fino a raggiungere le "vette" illustri che fino al 2012 erano di casa a Manerbio.


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