venerdì 28 luglio 2017

BAGNOLO: AL VIA IL PIANO DI AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE E IL CLIMA

BAGNOLO: DEPOSITATO A TEMPO DI RECORD IL PAESC
                         
Il Comune di Bagnolo Mella non intende proprio perdere tempo nel percorso destinato a sostenere l’ambiente sul proprio territorio. A pochi giorni di distanza dall’adesione al patto dei sindaci per il clima e l’energia”, infatti, è già depositato il “Paesc” (Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima) che passerà in Consiglio Comunale per la necessaria approvazione e verrà poi inviato alla Commissione Europea per essere messo agli atti. Un documento, che è già stato illustrato nei dettagli alla Commissione ambiente e territorio e che si prefigge di raggiungere un obiettivo tanto importante quanto ambizioso come la riduzione delle emissioni di carbonio del 40% entro il 2030. Un traguardo che si baserà su una parola ben specifica come efficientamento e in vista del quale l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Cristina Almici si prefigge di portare avanti, parallelamente al suo progetto, un’opera di informazione e di sensibilizzazione dell’intera comunità e di tutte le sue componenti. Sono i numeri, in effetti, a sancire la necessità di questa cooperazione, visto che l’incidenza del Comune sulle emissioni di carbonio raggiunge solamente l’1%. Sono invece ben più “pesanti” le conseguenze delle azioni dei residenti (29%), del comparto industriale (53%), del trasporto (7%), del terziario (6%) e dell’agricoltura (4%). Un altro dato che può far intuire il cammino che attende la comunità bagnolese è quello offerto dall’abbattimento delle emissioni che è stato registrato dal 2005 ad oggi, un calo del 5,6% che fa capire immediatamente come la strada che il Comune di Bagnolo è deciso a percorrere sia lunga ed impegnativa. In questo senso, però, sin dalla prima Giunta Almici, l’Amministrazione bagnolese ha percorso con grande determinazione la via della concretezza, realizzando opere come la costruzione del nuovo asilo di via Nenni, autosufficiente dal punto di vista termico, interventi sugli edifici comunali, volti a ridurre il consumo di energia, mettendo in campo la sostituzione dell’illuminazione pubblica tradizionale con nuovi, moderni impianti a led (dotazione già installata anche nel cimitero) e l’installazione di pannelli solari sugli edifici scolastici. Un nutrito numero di interventi che ha comportato anche un ingente investimento (la tabella riassuntiva di tutte le opere realizzate e previste indica un costo complessivo di oltre 8,5 milioni), ma che, unito anche ad una indispensabile sensibilità di tutta la cittadinanza ha davvero tutte le carte in regola per consentire a Bagnolo di raggiungere nel 2.030 l’ambiziosa soglia della riduzione del 40%  dell’emissione di CO2. Un risparmio, tra l’altro, che offrirà risvolti positivi sia per l’ambiente che a livello economico, visto che gli esperti che hanno preparato il “Paesc” (lo Studio Cavaggioni di San Bonifacio) hanno indicato un risparmio energetico di 89.084 MHw, un risparmio economico di 346.377 euro e un risparmio ambientale di 23.752 tonnellate di CO2. “Crediamo fortemente sia nella possibilità di realizzare questo piano che nella sua importanza – ha sintetizzato il sindaco Cristina Almici . Il Paesc non è un elaborato statico, ma un programma in divenire. Dobbiamo quindi fare in modo che diventi sempre più patrimonio di tutta la comunità. La difesa dell’ambiente e della sua salute non sono certo “beni” che possono appartenere a qualcuno. Da parte nostra, quindi, effettueremo in questi anni tredici interventi diretti su proprietà comunali. E’ però fondamentale che vengano portate avanti anche le ventidue azioni indirette che sono state inserite nel Paesc e che si indirizzano ai privati. Per questo porteremo avanti una precisa opera di sensibilizzazione e di informazione per far conoscere a tutti i bagnolesi l’importanza di tutelare il proprio territorio. Un’azione che diventa ancora più preziosa se rivolta in chiave futura. Dobbiamo precisare – è la conclusione del sindaco di Bagnolo – che il piano, sia per gli interventi pubblici che per quelli dei privati che sono stati inseriti, non ha fini coercitivi e nemmeno impone un certo comportamento. Quello che dobbiamo capoire tutti insieme è che quello che riusciremo a fare lo faremo per il bene del nostro territorio e per mla sua salute e, di conseguenza, per la salute dei bagnolesi e delle nuove generazioni”.   

                                                                            




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