mercoledì 19 luglio 2017

MONTICHIARI: RESOCONTO DELLO SPORTELLO D'ASCOLTO AL DON MILANI

PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO
ISTITUTO DON MILANI

Anche quest'anno all'interno dell'istituto Don Milani è stato strutturato uno spazio di ascolto aperto a tutti gli studenti, sostenuto economicamente in parte dal Comune di Montichiari. in cui poter incontrare la figura della psicologa.

Il progetto  ha preso avvio nel mese di Novembre fino a Maggio, con un lavoro in collaborazione con due figure di psicologhe, che si sono divise le aree di intervento, (dott.ssa Trivella la sede centrale  e parte del NES, la dott.ssa Compiani  la sede dell'IPIA  e la sede del NES)
In particolare per l'IPIA è stata decisa una presenza  della psicologa direttamente nella sede, al fine di facilitare l'accesso al servizio.

L’apertura di uno spazio di ascolto si pone in un’ottica di prevenzione primaria.
Questa esperienza infatti vuole essere un’occasione per il ragazzo per essere ascoltato e aiutato a pensare alle proprie esperienze emotive, affettive e di incontro con il mondo della scuola, in uno spazio in cui è garantita la riservatezza ed il rispetto della  privacy.

Per l'avvio del progetto è stato previsto  il coinvolgimento dei ragazzi attraverso la convocazione dei diversi rappresentanti di classe per le seconde, terze, quarte e quinte.
Per tutte le prime classi dell’Istituto invece sono state dedicate delle ore per la presentazione diretta della psicologa, all’interno di ogni classe.
Rispetto ai docenti è stato individuato un momento di incontro iniziale, all'interno del collegio docenti, con l’obiettivo di condividere gli obiettivi dello sportello e raccogliere eventuali suggerimenti ed indicazioni.


Analisi  quantitativa
                  Le ore dedicate al servizio sono state in totale 240.                   
        
L'accesso allo sportello è stato richiesto da   95 ragazzi, così suddivisi:
  28  maschi  ;  67  femmine
1°   n. 24
2°   n. 27
3°   n  20
4°   n . 7
                  5°   n. 17

Dai dati emerge un aumento delle richieste dei ragazzi in 5°.          
Gli invii allo sportello da parte dei docenti sono stati n.  31
Gli invii esterni, per prese in carico pubbliche o private, N 10
Le richieste si sono così suddivise  per indirizzo:
LING      21
LES         10
LUS        10
LSPO       17
PSC          9
SCI          5
AFM       10
SIA           1
MAT         5

Il bisogno generale a cui si risponde è un bisogno di comunicazione, è quindi importante non patologizzare la richiesta di colloquio.
Lo spazio di ascolto  vuole essere per i ragazzi, uno spazio privilegiato, nel quale, liberamente e in un clima di non giudizio, poter affrontare problematiche relazionali, emotive, affettive, comportamentali ;inoltre può diventare un'occasione per mettere in moto una nuova comunicazione nelle diverse relazioni con amici, genitori e adulti significativi per l'adolescente.
Gli alunni possono accedervi spontaneamente, su prenotazione; infatti, la collocazione dello spazio di ascolto all’interno della scuola consente un accesso facile e discreto degli alunni, che possono richiedere liberamente i colloqui seguendo le indicazioni concordate con la psicologa.

Anche quest’anno è stato importante il lavoro di collegamento con i docenti, in seguito agli invii ma anche su richiesta dei ragazzi .

E’ importante che al ragazzo arrivi un messaggio chiaro e forte rispetto all’ utilità, condivisa e sostenuta anche dal corpo insegnanti, di prendersi un tempo e uno spazio per sé, per affrontare alcuni momenti evolutivi più problematici, in completa autonomia.

-Per i ragazzi lo sportello però rimane fondamentalmente uno spazio privato, in cui trovare un nuovo interlocutore sicuro e non giudicante, riguardo le proprie emozioni, paure e storie. In questa direzione rimane quindi cruciale rispettare il bisogno di privacy dei ragazzi.

-Inoltre, laddove il ragazzo lo richieda, diventa importante proporsi come spazio di mediazione con gli altri adulti significativi, creando così nuovi presupposti comunicativi. In questa direzione, è stato necessario dedicare alcuni spazi anche di restituzione con i genitori.
Relativamente alle diverse AREE DI DISAGIO espresse e condivise dai ragazzi, si confermano, come lo scorso anno, principalmente i seguenti ambiti:

-Area familiare
le maggiori difficoltà dei ragazzi si riferiscono alla difficile comunicazione con le figure genitoriali.
Il nucleo familiare si va sempre più modificando, la nuova realtà fatta di famiglie composite, porta con sé la necessità di gestire rapporti complessi con i nuovi partner dei genitori ed i rispettivi figli.
Nell'incontro con i genitori emerge quindi anche la loro fatica a comprendere il mondo emotivo del figlio e la fatica nelle relazioni con un adolescente a volte aggressivo e trasgressivo.
Quest'anno si evidenziano problematiche collegate ad eventi luttuosi, malattie e perdita di un genitore o di una figura affettiva significativa.

-Area scolastica:
E’ presente spesso una demotivazione scolastica accompagnata dalla tendenza ad uscire dal ruolo di studente, passando ad assumere anche in ambito scolastico, quasi esclusivamente i panni dell’adolescente. La scuola cioè non è più principalmente vissuta come luogo dell’apprendere, del sapere, del giudizio dell’adulto, ma il luogo dello “stare con.”
Questo passaggio risulta molto evidente per alcuni corsi di studi dove i ragazzi arrivano con bassa motivazione e consapevolezza.
Per le classi prime risulta forte ancora il disorientamento del ragazzo di fronte ad una scelta di scuola di cui non si sente ancora sicuro. La fatica dei ragazzi è di creare uno spazio di comunicazione con la famiglia riguardo la scelta scolastica.
Per le classi quinte, si evidenzia il problema della demotivazione ma soprattutto delle difficoltà ad investire con fiducia rispetto ad una scelta futura.

-Area del sé:
Le relazioni con i pari, sia all’interno della classe che fuori, riamane un’area sempre molto problematica , accompagnata da forti vissuti di estraneità e di solitudine.
I ragazzi portano le loro vicende sentimentali come esperienze anche di profondo dolore e di confusione.


Parte del monte ore è stato utilizzato anche per  interventi direttamente in alcuni gruppi classe, qualora venga richiesto direttamente dal consiglio di classe.
Il percorso nel gruppo classe prevede circa 3/4 ore con gli alunni e 2 ore di incontro, di confronto e di restituzione, con i docenti.
In questi casi l'obiettivo è di creare un momento di confronto e di scambio nella comunità classe per affrontare eventuali situazioni di impasse e favorire un clima di convivenza positiva.

In parallelo si è offerto uno spazio di ascolto anche per i genitori con la figura della psicologa, sempre in un'ottica di sostegno alla genitorialità e di sostegno alla comunicazione e collaborazione scuola-famiglia 

Il servizio è sempre gratuito e viene garantita la riservatezza ed il bisogno di privacy.
Allo sportello i genitori possono accedere su prenotazione telefonando presso la portineria della scuola.

In 14 giornate di sportello per un totale di 29 ore, lo spazio è stato  utilizzato da 11 genitori, prevalentemente invio da parte di docenti.




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