lunedì 9 aprile 2018

BAGNOLO MELLA: INCONTRO CON L'AUTRICE DI "UNA STORIA NERA"

Associazione culturale CaraMella
Associazione Artemisia
COARCO Collezione arte contemporanea
GABM Gruppo artistico Bagnolo Mella
presentano

INCONTRO CON L’AUTORE
Domenica 15 aprile ore 17  
ANTONELLA LATTANZI
Una storia nera

Ingresso libero
Galleria espositiva di Palazzo Bertazzoli

Via XXVI Aprile Bagnolo Mella (BS)

Antonella Lattanzi è nata a Bari nel 1979, vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Devozione e Prima che tu mi tradisca (Einaudi Stile libero). Scrive su "Tuttolibri" e "Il Venerdì di Repubblica". Per la tv ha collaborato al programma "Le invasioni barbariche", per il cinema ha scritto le sceneggiature di Fiore di Claudio Giovannesi (nella Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2016) e di 2night di Ivan Silvestrini (in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2016).

Nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2012, scompare un uomo: Vito Semeraro. Un bancario con un divorzio alle spalle, che ha a suo carico numerose denunce per violenza familiare ai danni della moglie Carla. Da lei ha avuto tre figli, Nicola, Rosa e la piccola Mara. Ma da circa quindici anni c’è anche una seconda famiglia legata a lui, quella composta da Milena e sua figlia Paola, di cui è “padre di fatto”.
L’ultima volta è stato visto alla festa di compleanno organizzata, dalla sua ex-moglie, per Mara. La prima ad allarmarsi è sua sorella Mimma che denuncia la sparizione ai carabinieri. Gli inquirenti non trovano nulla che lasci prospettare un crimine e i giorni iniziano a passare.
Su tutto l’afa agostana di una Roma in vacanza, apparentemente popolata solo dalle urla e dalla violenza predatrice di centinaia di gabbiani. E sono sempre i gabbiani a portare alla luce il corpo in decomposizione del Semeraro, un paio di settimane dopo, in una discarica a cielo aperto di Spinaceto, nell’estrema periferia della capitale. L’autopsia rivela che l’uomo è stato assassinato.
A questo punto, come in ogni storia noir che si rispetti, iniziano le indagini. Subito gli inquirenti puntano la loro attenzione sulla ex-moglie e sull’amante. Entrambe sono condotte in questura e interrogate senza molta gentilezza da due poliziotti provati dal caldo anomalo di quell’estate.
Via via che le pagine scorrono, al lettore appare sempre più evidente che la scrittura di Antonella Lattanzi è tutt’altro che banale, la descrizione dei personaggi e degli avvenimenti si alternano in modo vorticoso e coinvolgente. Il dolore, le passioni, le difficoltà di tutte le esistenze che hanno ruotato per anni intorno a Vito Semeraro sono analizzate e messe allo scoperto mentre la macchina della giustizia inizia a fare il suo percorso.
Il romanzo   è scritto in modo fluido e va al di là della classica storia da leggere sotto l’ombrellone. Non ci si può, difatti, non far coinvolgere nelle vicende “minime” dell’umanità protagonista di “Una storia nera”, umanità che più che vivere cerca di sopravvivere. Eppure in questo loro tentativo l’autrice è brava a inserire anche quelle domande che nella letteratura alta si usano definire “esistenziali”.
Tanti punti interrogativi per tante domande, che spesso non possono avere risposta, popolano questo romanzo. Sono quelle che si fanno i protagonisti, accusati o inquisitori, e fino alle ultime pagine il lettore resta incollato al libro. 

UN CASO LETTERARIO INTERNAZIONALE GIA’ TRADOTTO IN PIU’ DI 10 PAESI


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