martedì 26 febbraio 2019

DON MILANI: "L'AULA COME AMBIENTE"

Sabato 2 marzo all’Istituto statale Don Milani di via Marconi a Montichiari si svolgerà la cerimonia di inaugurazione degli ambienti scolastici riqualificati nell'ambito del Progetto Dada (acronimo di “Didattiche per Ambienti Di Apprendimento” - ndr).
L'appuntamento avrà inizio alle ore 9 in palestra. Oltre alla dirigente scolastica Claudia Covri e al sindaco Mario Fraccaro, interverranno Giuseppe Bonelli (dirigente dell'Ust di Brescia), Samuele Alghisi (presidente della Provincia), Chiara Filios (l'architetto responsabile della progettazione degli spazi) e il pedagogista Michele Aglieri (docente dell’Università Cattolica di Milano).
Sarà questa l'occasione per fare il punto sulla “rivoluzione" in atto nella scuola monteclarense, chiamata a misurarsi con un sistema di apprendimento differente da quello tradizionale, con l’obiettivo, attraverso una progettazione per competenze, di coniugare la qualità dell’insegnamento con la funzionalità organizzativa che prende spunto dalle  pratiche pedagogiche già in atto da tempo in diversi paesi del Nord Europa.
“Il metodo scolastico tradizionale, organizzato sull’aula-classe, strutturato per unità orarie e articolato per discipline di insegnamento, rappresentava un contenitore rigido e monocorde, che mal si prestava ad essere piegato alle esigenze di apprendimento per cui era stato pensato” osserva la preside Covri.
“Ora - spiega la dirigente scolastica - gli ambienti sono diventati spazi laboratoriali, luoghi di apprendimento dove l’approccio è operativo: maggiori responsabilità pratiche (come l’organizzazione e gestione dei lavori in classe ma anche dei testi e degli orari da rispettare) favoriscono una migliore sedimentazione delle conoscenze apprese e una maggiore quantità di competenze acquisite. Le nuove 'aule–ambienti di apprendimento', insieme agli spazi esterni, sono state personalizzate e pensate sia dai docenti che dagli studenti attraverso il metodo del design collaborativo, articolato in una serie di workshop con l’aiuto di una équipe di architetti e pedagogisti. Da tali workshop è emersa una particolare attenzione rivolta all’aspetto visivo ed emozionale, poiché le aule colorate non solo creano un ambiente meno distaccato e più stimolante, ma identificano i diversi settori disciplinari all’interno della scuola stessa”.
“Siamo a buon punto” osserva. “Grazie agli oltre 55 mila euro sin qui raccolti abbiamo fatto diversi interventi (con la ritinteggiatura e arredo di numerose aule, la riqualificazione di tre laboratori e una palestrina, la realizzazione di uno spazio relax per studenti) e il primo bilancio dopo cinque mesi di sperimentazione è del tutto positivo. Nell’uso degli spazi e dei tempi registriamo quotidianamente una maggior autonomia e senso di responsabilità da parte degli studenti, dai quali giungono proposte di partecipazione attiva al cambiamento (dai tutor del traffico ai corsi pomeridiani al software per una biblioteca diffusa). Gli insegnanti dello stesso dipartimento hanno l'opportunità di condividere esperienze e materiali didattici; ciascun aula ha assunto una  connotazione disciplinare attraverso poster, cartelloni, foto e plastici. Infine, il processo di innovazione didattica è accompagnato dalla formazione costante dei docenti”.
Sabato verranno ringraziate le persone e le istituzioni che negli scorsi mesi hanno contribuito alla valorizzazione di questa “cittadella degli studi”, che è fra le più grandi strutture educative della nostra provincia, consentendo a chi la frequenta di poter disporre di spazi accoglienti e funzionali a una didattica innovativa. 
“Per l'occasione - conclude Covri -  lanceremo la fase 2 del Progetto Dada, che dalla primavera consisterà nella dotazione di attrezzature multimediali in almeno dieci aule e l'allestimento di altri spazi comuni, interni ma anche esterni”. 



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