mercoledì 22 maggio 2013

BAGNOLO: IL COINVOLGENTE INCONTRO CON RITA CORUZZI, TESTIMONE DELLA VITA



Le tre serate organizzate dal Comune di Bagnolo Mella e dedicate alla sacralità della vita sono state aperte dall’incontro, meraviglioso e coinvolgente, con Rita Coruzzi. La ventiseienne di Reggio Emilia, costretta su una carrozzina da una grave malattia e divenuta un vero e proprio simbolo per l’Unitalsi e per tanti ammalati, ha letteralmente conquistato tutte le persone presenti nella Sala Monsignor Piozzi. Il suo racconto, coinvolgente ed emozionante, è andato diritto al cuore di chi ha avuto la fortuna di ascoltarla, tanto che una “lacrimuccia” furtiva è apparsa sul viso anche di chi si ostinava a rimanere il più possibile impassibile. Un inno alla vita meraviglioso, quello che Rita, accompagnata nell’occasione dal sindaco Cristina Almici, e dall’assessore alla cultura Paolo Lanzani, ha intonato durante il suo incontro bagnolese, una riflessione che ha saputo spaziare con profondità e grande attenzione su tutti i temi della nostra esistenza, trovando e proponendo con grande coraggio un saldo motivo di speranza che ha poi accompagnato a casa tutti gli intervenuti. In effetti in un mondo sempre più perso nel relativo e nel quale troppe volte tutto sembra diventare buio e senza un vero scopo, la Coruzzi, con le sue parole trascinanti ed i suoi occhi che riescono a scrutare nell’animo di chi le sta intorno, ha saputo trasmettere una salda ragione di fiducia. Non è vero che l’esistenza di tutti noi è un semplice trascinarsi da un problema all’altro, senza riuscire a trovare uno scopo in grado di illuminare le nostre giornate. Nella vita può capitare di sentirsi perduti e di finire a terra, ma si può e si deve trovare la forza per rialzarsi anche davanti alle sfide più impegnative. Proprio come è capitato a lei, che ha avuto la grande forza di trasformare quella carrozzina che nei primi anni sembrava una prigione senza speranza in un punto di partenza di un progetto completamente nuovo. Un disegno davvero difficile da capire per una ragazza ventenne, ma che, una volta entrato nel proprio cuore, è riuscito ad andare al di là di ogni barriera e di ogni ostacolo, guidato dalla voce illuminante e trascinante della fede e della Madonna, incontrata dopo anni bui di autentico rifiuto, nel viaggio che a Lourdes le ha cambiato la vita. Prendendo spunto da questi toccanti racconti personali, Rita Coruzzi ha saputo trasmettere il suo inno alla vita a tutti i presenti, porgendo dal suo personalissimo pulpito, una carrozzina che durante l’incontro bagnolese è completamente scomparsa agli occhi di tutti i presenti, un invito per ritrovare, proprio in un momento difficile come quello che tutti stiamo vivendo, quella speranza e quella voglia di rialzarsi che non devono mai mancare in nessuno, neppure davanti alle sfide più delicate.     



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