mercoledì 23 luglio 2014

BAGNOLO MELLA: PROBLEMA PISCINA

A BAGNOLO MELLA PREOCCUPA IL “PROBLEMA PISCINA”


Il sindaco di Bagnolo Mella, Cristina Almici, ha lanciato l’allarme per quello che lei stessa ha definito il “problema piscina”, un vero e proprio “nodo” che è ormai giunto al pettine e che è stato  portato anche nell’ultima seduta del Consiglio Comunale per informare ufficialmente la popolazione della delicata situazione: “E’ una questione che si trascina da anni e che deriva dalle scelte delle amministrazioni precedenti – spiega la stessa Almici – Se vogliamo cercare di sintetizzare i fatti, possiamo dire che l’allora Amministrazione Ferrari nel 1997 ha dato in gestione per cinquant’anni alla Cooperativa Aqvasport la piscina comunale, costruita dallo stesso gestore stipulando un mutuo della durata di dieci anni garantito dal Comune. E’ doveroso anche sottolineare che gli importi per la realizzazione dell’impianto, durante i vari passaggi che sono serviti per arrivare all’effettiva costruzione, hanno subito un aumento di quasi il 16%. Inoltre, visto che il gestore non era in grado di pagare le rate del mutuo decennale (tra quota capitale e quota interessi la cifra corrispondeva a 10.000 euro mensili) acceso nel 1998 e quindi destinato inizialmente a durare fino al 2008, lo stesso mutuo è stato dilazionato più volte, dapprima con decisione dell’Amministrazione Ferrari, che nel 2000 lo ha esteso fino al 2014, e poi dall’Amministrazione Panzini, che nel 2007 lo ha prorogato fino al 2027, garantendo, tra l’altro, ancora l’importo originario di 1.800.000 euro nonostante nel frattempo il debito residuo fosse sceso a poco più di 1.300.000 euro. Un atteggiamento di grande “aiuto” al gestore che nel 2007 ha portato il Comune ad impegnarsi a versare 60.000 euro per cinque anni (per un ragguardevole totale di 300.000 euro) alla stessa cooperativa a fronte di investimenti di 200.000 euro da farsi sull’impianto. In questo senso dal 2000 ad oggi il Comune di Bagnolo ha addebitato nel proprio bilancio per la piscina somme pari a 354.141,73 euro, di cui 120.000 euro (legata alle ultime due annualità dei versamenti decisi nel 2007) che adesso la nostra Amministrazione si rifiuta di pagare perché non li riconosce come debito e proprio a tal proposito ha già dato mandato ad un legale. Una cifra senza dubbio molto onerosa, che però non rappresenta ancora il nodo focale dell’intera questione. In effetti, visto che i nodi vengono sempre al pettine, il gestore della piscina non sta pagando nuovamente le rate del mutuo contratto con la banca (la BCC di Pompiano e Franciacorta) e questo ha già spinto l’istituto bancario a rivolgersi al nostro Comune chiedendo di fare da garante al debitore insolvente. Una situazione sicuramente delicata, durante la quale, posso comunque ribadire fin d’ora, la nostra Amministrazione farà di tutto per tutelare i propri diritti e le proprie finanze, evitando ulteriori sprechi di denaro pubblico”. Il sindaco Almici, in effetti, è molto decisa a trovare una soluzione a questa spinosa questione che il mancato pagamento delle rate del mutuo da parte dell’Aqvuasport (fiscalmente una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata) sta ingenerando. Il problema è emerso in tutta la sua gravità nel 2013, quando si è evidenziato anche che il gestore ha finito per pagare soltanto la quota interessi (pari a 2000 euro circa) del mutuo mensile, lasciando inevasa la quota capitale (pari a 8.000) che rappresenta quindi il grosso della prevista rata mensile di 10.000 euro. Tra gli altri aspetti che hanno suscitato la reazione dell’Amministrazione Almici anche i 200.000 euro di investimenti e lavori che il gestore avrebbe dovuto effettuare sull’impianto comunale, per non parlare delle previste “agevolazioni rivolte ai residenti” che non sono mai state messe in pratica e proprio da questo punto parte un nuovo affondo del primo cittadino bagnolese: “L’importante somma messa a disposizione dal Comune nel 2007 avrebbe avuto un minimo senso se almeno fosse riuscita ad ottenere vantaggi per i cittadini, cosa che invece non è mai avvenuta se solo si considera che i bagnolesi hanno sempre pagato la stessa tariffa riservata agli utenti provenienti da altri paesi. I motivi di preoccupazione sono davvero tanti e tutti molto fondati (basti pensare, solo per fare un esempio, ai numerosi cambi di soggetto all’interno del gestore che non ci sono mai stati comunicati). La nostra Amministrazione, comunque, sta vagliando tutte le situazioni al fine di tutelare i propri diritti e quelli dei cittadini di Bagnolo. Abbiamo già messo in mano l’intera vicenda sin dalle sue origini ad un legale e stiamo valutando la possibilità di giungere ad una risoluzione del contratto di gestione della piscina comunale. Una volta che l’impianto sarà tornato nella nostra disponibilità valuteremo se adire un apposito bando oppure procedere noi stessi direttamente nella gestione, ma per il momento i nodi da sciogliere rimangono numerosi, a cominciare da quello di un debito di circa 1.500.000 che la cooperativa non sembra in grado di onorare, con conseguenze che dovranno essere messe bene in chiaro pure per il nostro Comune che nel 1997 si è reso garante del mutuo, allora decennale, stipulato dal gestore per costruire una piscina che rischia di trasformarsi in un vortice di continui esborsi per le nostre casse comunali, mentre, sul fronte opposto, minaccia di non costare quasi niente alla cooperativa che pure in tutti questi anni ha ricevuto il sostegno e i contributi del Comune di Bagnolo Mella”. La “pietra” è stata lanciata con grande decisione, sicuramente di questa questione si sentirà parlare ancora molto nelle prossime settimane e ci sarà ancora molta strada da percorrere prima di giungere alla desiderata conclusione.                


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