martedì 22 luglio 2014

PONTEVICO: tema "indennità" al Consiglio Comunale

Uno dei punti che si preannunciano maggiormente “caldi” tra quelli all’ordine del giorno del Consiglio Comunale che si terrà a Pontevico sabato 26 luglio è senza dubbio quello relativo all’indennità degli amministratori sollevato da alcune componenti della Minoranza. In un momento come quello che stiamo attraversando nel quale si parla tanto dei costi della politica e durante il quale si sta cercando di portare avanti una spending rewiew più o meno effettiva, sono infatti in molti ad entrare nell’argomento, anche se il sindaco pontevichese Roberto Bozzoni propone un’analisi della questione approfondita e priva di quei facili proclami che troppo spesso non sono altro che messaggi elettorali più o meno celati: “Sono il primo a dire che certi costi devono essere abbattuti e che non hanno certo ragione d’essere. Nello stesso tempo voglio indirizzare la questione verso il caso di Pontevico, che è quello che conosco bene. In questo senso si sente parlare di amministratori che decidono di rinunciare alla propria indennità e sembra che questa sia l’unica strada da percorrere. In realtà dobbiamo esaminare più in profondità la questione e in questo senso ci sono alcune precisazioni molto importanti da fare e che tutti devono conoscere. Da una parte devo dire che, per quel che ci riguarda, l’indennità massima prevista per il sindaco a Pontevico è di 2778 euro mensili. La nostra Amministrazione ha stabilito una somma lorda di 1450 euro, che equivale, in sostanza, al 50% di quanto si potrebbe percepire (senza scordare, tra l’altro, che, sempre rimanendo al nostro caso specifico di Pontevico, non sono previsti rimborsi spese né per le trasferte o per le varie telefonate istituzionali, ma nemmeno per le spese legali che troppo spesso stanno diventando una componente fissa di questo incarico). Una decisione che abbiamo preso già nel gennaio del 2012 e che va nella stessa direzione della riduzione del gettone di presenza riservato ai consiglieri per ogni seduta, che è ulteriormente scesa da 7,28 a 5 euro per ogni partecipazione. Indennità ridotto al massimo, dunque, che però non devono spostare quello che rimane il punto fondamentale di tutta la questione. In effetti al giorno d’oggi, vista l’importanza del ruolo e le responsabilità che lo accompagnano, l’incarico del sindaco non può essere vissuto in altro modo che a tempo pieno. Ci possono essere casi di presenza più o meno alternata, ma ritengo che un soluzione di questo genere in questo preciso momento storico non sia più sufficiente. Per portare avanti il programma, per riuscire a rispondere alle esigenze della comunità, per coordinare in modo efficace l’attività dei vari uffici e per le mille incombenze che giornalmente si rivolgono ad un sindaco bisogna essere presenti ogni giorno per un’attività a tempo pieno. Solo in questo modo, ormai, è possibile non solo realizzare i programmi previsti, ma riuscire anche ad attingere ai contributi (siano essi regionali, nazionali ed europei) che possono rappresentare una risorsa fondamentale per le casse comunali e per la propria comunità. E’ in questa direzione che si devono analizzato il lavoro e il “costo” di un sindaco anche perché, solo per fare un semplice esempio, offre un apporto decisamente più elevato un primo cittadino che mantiene l’indennità, ma porta a casa contributi per centinaia di migliaia di euro, rispetto ad un altro che decide di rinunciare all’indennità, ma non riesce a recuperare contributi. E’ alla sostanza e all’operato che dobbiamo guardare, senza soffermarci in superficie ad esaminare numeri che, in realtà, nascondono l’effettiva realtà”. Ed è con questo spirito che Roberto Bozzoni, sindaco a tempo pieno a servizio della comunità di Pontevico, è pronto ad affrontare l’esame della questione-indennità che verrà analizzata dalla seduta del Consiglio Comunale di sabato 26 luglio.                      

        

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