martedì 18 aprile 2017

MONTICHIARI: GLI STUDENTI RICORDANO DON MILANI

IN SUA MEMORIA

L'Istituto statale Don Milani, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Montichiari, celebra il cinquantenario della morte di don Lorenzo Milani con una giornata di iniziative che si svolgerà sabato 6 maggio al Centro Fiera del Garda in via Brescia 129.
A partire dalle ore 9 si terrà il convegno di studi “Educare alla libertà: la rivoluzione nonviolenta della Scuola di Barbiana”. Dopo i saluti del sindaco Mario Fraccaro, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia Mario Maviglia e della preside Claudia Covri, offriranno testimonianze diretta su quella singolare esperienza pedagogica don Mario Landi (sacerdote fiorentino che collaborò con il priore negli ultimi anni di vita) e gli allievi della Scuola di Barbiana Edoardo Martinelli e Nevio Santini.
Nel pomeriggio a partire dalle ore 15 interverranno Raffaele Iosa (già dirigente superiore per i servizi ispettivi del Ministero della pubblica istruzione), Dimitris Argiropoulos (docente di Pedagogia all’Università Statale di Parma) e don Pierluigi Di Piazza (direttore del Centro Balducci di Zugliano).
In serata alle 21 concluderà la manifestazione, al Gardaforum di via Trieste 62, lo spettacolo “I care” del Teatro Laboratorio, per la regia e con la partecipazione di Sergio Mascherpa. L'ingresso è gratuito.
A tutti coloro che si iscriveranno sul sito www.donmilanimontichiari.gov.it entro sabato 29 aprile verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido ai fini della formazione. Ulteriori informazioni sulla giornata milaniana si possono acquisire telefonando al 328.9683409. 

BOX 
Don Lorenzo muore il 26 giugno 1967, pochi mesi prima dell’apertura del nostro Istituto. Da allora in poi l’esperienza pedagogica della sua scuola popolare anima iniziative, convegni, progetti didattici in tutta la penisola. La “Lettera a una professoressa", vero e proprio manifesto di una educazione consapevole, critica e creativa, è un potente stimolo al rinnovamento della scuola italiana, ispirando prima le lotte del movimento studentesco e poi la riforma dei decreti delegati. 
Le motivazioni della intitolazione alla sua figura della nostra scuola nel lontano 1980 sono tutte inscritte nello straordinario itinerario esistenziale di questo protagonista della società e della cultura italiane del secondo dopoguerra, la cui conoscenza è stata periodicamente da noi approfondita con l'organizzazione di conferenze e la pubblicazione di materiali documentari sulla sua vita e le sue opere. Ricordiamo nel 1983 le “Testimonianze di don Lorenzo Milani” (che ospita una biobibliografia del sacerdote, un’antologia di brani tratti dalle sue opere e i contributi della madre Alice Weiss Milani e dei giornalisti Mario Lancisi e Raniero La Valle), il convegno su “Chiesa e scuola in don Milani” (i cui atti sono stati poi stampati), la visita nel 1994 di José Luis Corzo Toral (docente di Pedagogia della religione alla Pontificia Università di Salamanca e curatore dell’opera milaniana), la visita nel 2003 al Centro di documentazione di Vicchio e poi a Barbiana con l’autorevole guida di mons. Giovanni Catti e la giornata di studi con gli allievi della scuola popolare nel 2007. 
Oggi molto tempo è passato da quelle esperienze, ma numerosi, fecondi fermenti restano vivi nel nostro progetto educativo. Sulla scorta della lezione del priore di Barbiana, il “Don Milani” si è contraddistinto per essere stato fra le prime scuole ad abbandonare le modalità dell’insegnamento tradizionale, sperimentando nuovi momenti di incontro con i giovani, basati su relazioni personali che esigono consapevolezza, impegno e responsabilizzazione reciproci. Cinquant'anni dopo il nostro imperativo etico resta ancora quello del fare strada ai ragazzi senza farci strada.


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