martedì 10 maggio 2022

MONTICHIARI: 50 ANNI DAI PRIMI DIPLOMI AL DON MILANI


A volte succede !
Dopo 50 anni dal 1972, anno del diploma , le “ragazze” e i “ragazzi” che per primi si sono diplomati ,  all’inizio della gloriosa storia dell’ Istituto tecnico Don Milani di Montichiari , si ritrovano Venerdì’ 13 Maggio 2022 alle ore 10,00.
Gli ex studenti dai capelli oramai grigi, ma con lo stesso spirito di allora, sono stati invitati dalla Dirigente scolastica dottoressa Claudia Covri.
Si confronteranno , sull’onda dei ricordi e delle esperienze di vita e professionali, con gli attuali giovani studenti.
Erano, nel 1967, all’inizio dell’esperienza scolastica, solamente due classi,  collocate all’ingresso del  castello di Montichiari ,per cinquantacinque studenti in tutto.  Cinque anni più tardi - fra abbandoni, trasferimenti e nuovi arrivi - a diplomarsi saranno in 35.
Al giorno d’oggi siamo arrivati ad oltre millesettecento ragazze e ragazzi.
La scuola era una sezione staccata dell’Istituto “Abba “di Brescia” i cui presidi furono il professor Alberto Albertini e poi  il professor Pietro prof. D’Adda.Solamente dopo alcuni anni divenne l’attuale “Don Milani”.
I giovani di oggi si chiederanno da quale pianeta vengono questi oramai quasi settantenni.
Loro, sicuramente, risponderanno : ” Formidabili quegli anni ! Belli, liberi e pieni di speranze.
Eravamo ingenui  nel voler cambiare il mondo e piccoli emuli della contestazione studentesca  del sessantotto di Brescia e di Milano. Ingenui come quando, in folta delegazione, fummo ricevuti dall’allora sindaco di Montichiari, per lamentare il ritardo della nomina degli insegnanti della nostra scuola per la cui soluzione il Sindaco proprio non c’entrava nulla.
Facevamo inconcludenti assemblee studentesche parlando dei massimi sistemi.
A volte inventavamo situazioni per fare sciopero ( Ah, le interrogazioni !).
Ascoltavamo le canzoni dei “ Beatles” e di  “Lucio Battisti”  e seguivamo, alla radio “Bandiera Gialla” e “Alto gradimento”.
Parlavamo  di amore libero (molto parlato e pochissimo praticato). C’erano anche le feste studentesche  per l’elezione di “Miss Ragioneria”.
Esisteva anche la vita reale delle ore di insegnamento scolastico e delle interrogazioni.
L’esperienza della scuola ci  ha  permesso di vivere, sino ad oggi, con grande carica ideale e di professare un lavoro che ci ha resi liberi.
Ma ciò che  di più ci ha lasciato un segno, un’ impronta, e’ stata  la grande possibilità di discutere, di capire, di lasciarci trascinare in  quel grande torrente, unico ed irripetibile,  che era la voglia  di contare e di cambiamento dei giovani  di allora.
Il ringraziamento postumo va alla nostra grande “istituzione scolastica” che ci lasciò liberi di “essere” .
Questo è quello che risponderanno gli ex giovani di allora.
Sarà divertente constatare che forse nei ragazzi di oggi batte lo stesso cuore degli studenti del 1972.

Renato Baratti

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