venerdì 18 dicembre 2015

Bagnolo Mella: procede la bonifica dell'aera ex Consorzio

BAGNOLO: PROCEDE LA BONIFICA DELL’AREA EX CONSORZIO
                         
Avvicinandosi ormai la fine del 2015 è doveroso tracciare un breve punto della situazione in merito ad un intervento importante per l’intera comunità di Bagnolo Mella come la bonifica della vasta area dell’ex Consorzio (circa 12.000 metri quadrati che si trovano vicino al centro del paese). Una questione che occupa un posto di assoluto rilievo per i bagnolesi, per un problema molto sentito sia per la salute pubblica che per una questione ambientale che si cerca di risolvere ormai da una decina d’anni. Il progetto ha avuto un impulso deciso ed è entrato nella sospirata fase operativa a partire dalla seconda metà del 2011, quando si è scelto di procedere nella complessa operazione attraverso un percorso a tappe. Un forte impegno (il costo complessivo oscilla intorno ai 4 milioni di euro) del quale si sono fatti carico il Consorzio Lombardo Veneto (Calv), quale precedente proprietario e che ha in carico il sottosuolo, mentre la Finprisma, attuale proprietaria, avrà l’onere di bonificare tutto quello che è stato realizzato sopra la terra. Seguendo questo complesso “disegno” è stata così effettuata innanzitutto la bonifica dagli idrocarburi e successivamente si è passati a quella dell’amianto. In seguito ha preso il via la bonifica dell’area sottostante (circa 24.000 metri cubi), che ha cominciato a subire un innovativo trattamento di inertizzazione sul posto (così da evitare gli innumerevoli viaggi con mezzi pesanti per caricare la terra, portarla a trattare e riportarla poi sul posto) che dovrebbe finire tra marzo e aprile del 2016. A questo punto sta ricevendo un’attenzione del tutto particolare l’area sottostante, per la quale è prevista la demolizione dei silos (che venivano utilizzati per il deposito dei mangimi) e della torre per la miscelazione. Un’idea che ha già ricevuto il parere favorevole della Sovrintendenza, ma che nei mesi scorsi è “incappata” nei dubbi della Commissione Paesistica comunale, la quale, attraverso lo specifico intervento di un suo membro, ritenendo il fabbricato in questione un immobile storico, dato che si tratta della prima fabbrica di concimi realizzata in tutta Italia, si è espressa contro la demolizione dell’immobile stesso. Un parere non vincolante, ma che ha spinto l’Amministrazione Comunale bagnolese a chiedere un ulteriore parere alla Sovrintendenza, che in autunno, dopo aver richiesto l’integrazione della documentazione, ha confermato il parere favorevole alla demolizione già espresso ad aprile del 2015. Nell’ottica di conservare inalterato l’impatto visivo, è rimasta anche l’unica incombenza di mantenere in piedi il capannone ellittico in quella che sarà destinata a diventare una vasta area commerciale e logistica che verrà successivamente realizzata dall’attuale proprietaria, la Finprisma. Sommando tutti questi “passi”, l’iter proseguirà a breve (probabilmente già entro la fine dell’anno) con la concessione da parte del Comune di Bagnolo dell’autorizzazione alla demolizione delle parti convenute. Sarà questo un passaggio molto importante, visto che, complici ovvie ragioni di sicurezza, dovrà essere accompagnato durante la sua concreta realizzazione dalla chiusura di via Marconi e dalla specifica autorizzazione pure delle Ferrovie dello Stato, visto che a poca distanza dai silos in questione passa la linea ferroviaria Brescia-Cremona (che durante la demolizione dovrà rimanere chiusa per forza ed essere messa in sicurezza). In ogni caso, superata la fase di stallo degli ultimi mesi, si può confermare che un intervento impegnativo come quello di bonifica della vasta area dell’ex Consorzio ha ripreso il suo cammino anche per quel che riguarda la parte sopra il suolo. Considerata dunque la volontà di tutti gli artefici del progetto di proseguire nel percorso previsto, si può guardare avanti con la motivata fiducia di vedere completata l’opera nei tempi stabiliti, riconsegnando così a Bagnolo e a tutti i bagnolesi una vasta parte del proprio territorio, un luogo che, finalmente liberato da ogni preoccupazione in merito alla salute delle persone e dell’ambiente, potrà tornare ad ospitare attività commerciali per quello che sarà un “angolo” di Bagnolo definitivamente restituito alla vita.        





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