lunedì 4 marzo 2013

ASOLA: allarme nutrie!


L’amministrazione comunale comunica che i propri cittadini sono sempre più preoccupati a causa della minaccia rappresentata dalle nutrie, ormai non solo numerose nelle campagne, con i conseguenti danni all’agricoltura e all’ecosistema, ma anche e sempre di più nei distretti urbani. E’ soprattutto la loro crescente presenza vicino ai fossi a preoccupare la cittadinanza. Per il centro abitato di Asola, in particolare, si ricordano episodi di cronaca riferiti al fosso Vò, adiacente alle scuola primaria che ormai è dominato da questi animali, con tanto di cuccioli al seguito, che si aggirano indisturbati per i giardini degli abitanti dell’area. Si ricordano anche alcuni ritrovamenti di carcasse sulle strade dei centri abitati sia di Asola che di Castelnuovo, con conseguenti pericoli per la viabilità e la sicurezza stessa dei cittadini. L’amministrazione sottolinea che “a poco servono le misure previste per legge dalla Provincia, in quanto con le gabbie si riescono a catturare nell’arco di un anno circa 30mila esemplari, mentre la reale necessità di intervento per contenere il problema dovrebbe colpire circa il doppio delle unità. Questo perché, dati gli alti livelli di proliferazione di questa specie, i sistemi ad oggi utilizzati - gabbie e sterilizzazione – non bastano”. Il Comune di Asola ha tentato di risolvere direttamente la questione, attuando un provvedimento che permettesse di utilizzare il fucile per abbattere le nutrie. Provvedimento che, però, è stato impugnato dalla LAC (Lega Anti Caccia), in quanto prima di ricorrere a misure del genere, l’Ispra deve confermare che i metodi ecologici sono stati inefficaci. L’amministrazione conclude ricordando che “il problema resta comunque una priorità da risolvere a tutela degli agricoltori, delle loro colture che vengono rovinate dalle nutrie, degli argini che cedono a causa delle loro tane, degli automobilisti che rischiano di essere coinvolti in incidenti, della cittadinanza stessa che vede sempre più come una minaccia la presenza dei questi animali, che nel frattempo continuano a proliferare quasi indisturbati”. Antonella Goldoni

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